Un atto responsabile e meditato quello dell’UDC, tenuto conto delle troppe candidature, che spesso sono fondate su una mera autoreferenzialità, senza tenere conto dei problemi reali. Angelo Gennaccaro non ha dubbi a riguardo e non si sbilancia su eventuali indicazioni di voto riguardo ai propri sostenitori. Una scelta più che comprensibile, anche perché in campo provinciale, non dovrebbero contare prevalentemente simboli e movimenti, ma soprattutto i futuri consiglieri che daranno voce ai bisogni dei cittadini che realmente rappresentano. Così una rinuncia non è necessariamente una perdita, ma un gesto di forza e consapevolezza.
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