Terapie domiciliari e libertà di stampa: martedì la “passeggiata” di UCDL davanti alle sedi RAI

L’appuntamento è per le ore 18 di martedì 29 giugno, davanti alle sedi regionali RAI italiane. Prosegue la protesta pacifica dell’Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà (UCDL) e del Comitato Cura Domiciliare Covid-19, le associazioni fondate e presiedute dall’avvocato Erich Grimaldi, il quale denuncia il silenzio e la censura della televisione pubblica, sulla tematica delle terapie domiciliari precoci contro il Covid. “Ci sono tanti aspetti da considerare in questa emergenza e che la televisione pubblica, per cui i cittadini pagano il canone in bolletta, con la sua illustre funzione, non dovrebbe ignorare”, dichiara l’avvocato Grimaldi. Il 17 giugno scorso ha avuto luogo, davanti alla sede RAI di viale Mazzini, a Roma, una “passeggiata” al fine di sensibilizzare i vertici aziendali (la cronaca: https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/06/liberta-di-stampa-rai-la-protesta-pacifica-del-comitato-cura-domiciliare-covid-19/). Il gruppo delle terapie domiciliari precoci conta oltre mezzo milione di utenti, sui social. Nei mesi di maggio e giugno ha organizzato due conferenze nazionali, la prima a Roma (l’evento: https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/05/covid-e-cure-precoci-migliaia-in-piazza-per-le-terapie-domiciliari/) e la seconda a Milano (Piazza Duomo gremita: https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/06/terapie-domiciliari-la-manifestazione-di-milano-10-mila-in-piazza-duomo/), alle quali hanno partecipato migliaia di persone. Le due grandi manifestazioni sono state tuttavia minimizzate (se non addirittura ridicolizzate) dal mainstream. Proprio per questo l’UCDL si era fatto “sentire” davanti alla sede RAI di viale Mazzini. Non avendo però ottenuto riscontri, il gruppo guidato dal legale  ha promosso, per martedì prossimo, una nuova iniziativa, che coinvolgerà l’intero territorio nazionale. “Ci siamo rivolti alla commissione di vigilanza RAI -prosegue il legale- perché faccia chiarezza sui motivi per cui le nostre comunicazioni siano state sistematicamente ignorate. Per tali motivi abbiamo chiesto al Presidente Foa e ai dirigenti delle sedi regionali di ricevere, alle ore 18 di martedì 29 giugno, un nostro referente, al fine di ottenere chiarimenti”. Precisa l’avvocato: “Vi sono una serie di aspetti che concernono la pluralità di informazioni in ordine all’emergenza sanitaria, alle cure domiciliari e alla campagna di vaccinazione, ad esempio relativamente al consenso informato e alla vaccino-vigilanza attiva e passiva che la televisione pubblica dovrebbe affrontare con maggiore chiarezza e trasparenza, proprio per supportare i cittadini in un momento delicato come questo”.

Francesco Servadio

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