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Covid e cure precoci: migliaia in piazza per le terapie domiciliari

8 Maggio 2021

Covid e cure precoci: migliaia in piazza per le terapie domiciliari

“La politica non può interferire sulle cure”. Con queste parole l’avvocato Erich Grimaldi ha aperto la “Conferenza Nazionale delle Terapie Domiciliari”, promossa dal Comitato Cura Domiciliare Covid-19, di cui il legale è fondatore e presidente. Migliaia di persone, provenienti da tutta Italia, hanno gremito Piazza del Popolo, nel cuore di Roma, per invocare la revisione delle linee guida ministeriali circa il trattamento domiciliare del Covid. “Diciamo basta a Tachipirina e vigile attesa” è stato lo slogan dell’evento (condotto da Roberto Marchetti di Radio Globo), seguitissimo in diretta anche sui social (il gruppo Facebook “Terapia domiciliare Covid-19” conta oltre 420 mila utenti). La manifestazione, assolutamente pacifica e regolarmente autorizzata, si è svolta nel rispetto di tutte le norme anti-contagio: tutti i partecipanti hanno infatti indossato la mascherina e mantenuto il distanziamento. “I medici che hanno avuto il coraggio di andare “oltre”, senza abbandonare i pazienti alla vigile attesa, meritano il massimo sostegno possibile”, ha proseguito l’avvocato Grimaldi: “Siamo qui a rappresentare i medici che hanno agito in scienza e coscienza, visitando tempestivamente e salvando i pazienti”. Il dibattito sulle terapie domiciliari si protrae da più di un anno (l’approfondimento sulla nascita del Comitato: https://www.buongiornosuedtirol.it/2020/11/esclusivo-lavvocato-erich-grimaldi-nasce-il-comitato-per-la-cura-domiciliare-del-covid-in-fase-precoce/), tuttavia le richieste dei medici del territorio paiono ancora oggi inascoltate. Nonostante il Senato della Repubblica avesse impegnato il Governo all’istituzione di un protocollo anti-Covid (l’approfondimento: https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/04/terapie-domiciliari-il-senato-approva-listituzione-di-un-protocollo-anti-covid/), Ministero della Salute e Aifa avevano presentato ricorso innanzi al Consiglio di Stato, impugnando l’efficacia del provvedimento del Tar, relativamente alla somministrazione del paracetamolo e sull’osservanza della “vigile attesa”, nel trattamento domiciliare del Covid (il focus sull’ordinanza del Tar: https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/03/esclusivo-covid-e-cure-precoci-il-tar-del-lazio-no-alla-tachipirina-e-alla-vigile-attesa/). L’appello di Ministero e Aifa è stato infine accolto dal Consiglio di Stato (la notizia: https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/04/cure-precoci-il-consiglio-di-stato-ha-accolto-il-ricorso-del-ministero-e-di-aifa-la-dura-replica-del-comitato-cura-domiciliare-covid-19/), suscitando la reazione del Comitato, che da tempo propone l’applicazione dello schema terapeutico “Terapie domiciliari Covid-19”, messo a punto da circa 200 medici italiani, condiviso anche dai professori Harvey Risch (epidemiologo della Yale University) e Peter Andrew McCullough (cardiologo della Baylor University): https://www.buongiornosuedtirol.it/2021/01/nasce-lo-schema-terapeutico-terapie-domiciliari-covid-19/. “Non è possibile che il 26 aprile siano state licenziate le nuove linee guida senza il confronto con i medici del territorio”, continua l’avvocato Grimaldi, che aggiunge: “È inaccettabile che il Ministro Speranza non dialoghi con il suo sottosegretario da due mesi, intraprendendo invece strade diverse da quelle richieste dai medici e dal Senato. Non vogliamo più veder morire persone in “vigile attesa”, trattate con il solo paracetamolo. Oggi manifestiamo per il diritto alle cure e alla vita: in assenza delle terapie adeguate l’Italia e l’economia non potranno ripartire”. Durante la Conferenza, alla quale sono intervenuti sia numerosi “camici bianchi”, sia ex malati Covid (da quelli guariti), è stata ribadita l’importanza della libertà prescrittiva del medico, sancita dal Giuramento di Ippocrate.