Alto Adige. Mercato del lavoro news, picco di disoccupazione a maggio

Tra gli effetti della crisi del coronavirus sul mercato del lavoro altoatesino vi è una diminuzione del numero di dipendenti e un aumento del numero di disoccupati iscritti. All’inizio di maggio il numero dei disoccupati iscritti ha raggiunto un picco di quasi 29.000 unità. “Si tratta di una situazione particolare” analizza Stefan Luther, direttore della Ripartizione lavoro della Provincia. “Normalmente in Alto Adige è novembre il mese con il maggior numero di disoccupati iscritti: nel 2019, ad esempio, abbiamo avuto fino a 24.000 disoccupati. Nei mesi estivi dello scorso anno tale numero si è attestato su circa 10.000 persone. Quest’anno le cifre variano da circa 24.000 persone in giugno a 14.000 in agosto. Una variazione importante”. Luther individua una ragione principale per l’aumento del numero di disoccupati iscritti: la maggior parte di essi sono lavoratori che, a causa dell’inizio ritardato della stagione nel settore alberghiero e della ristorazione, hanno potuto essere assunti solo in un secondo momento o in alcuni casi non sono stati assunti affatto.
“Attualmente il numero di disoccupati iscritti si avvicina di nuovo alle cifre del 2019. Ma dobbiamo notare che ci sono ancora 3.900 persone iscritte in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso” sottolinea Luther. La Ripartizione lavoro della Provincia è una delle poche amministrazioni del mercato del lavoro in Italia che pubblica i dati dei disoccupati iscritti. Dietro questi dati si nascondono situazioni sociali molto diverse: si va dalle madri con dimissioni per maternità ai lavoratori stagionali con promessa d’assunzione, alle persone che sono disoccupate per diversi mesi e che non possono essere collocate facilmente, indipendentemente dalla situazione attuale.
L’assessore provinciale al lavoro è cautamente ottimista sulla performance del mercato del lavoro. “La ripartenza dopo il lockdown ha messo al sicuro i posti di lavoro e ha evitato un ulteriore aumento della disoccupazione. Ma le cifre sono ancora impressionanti. L’espansione delle attività di mediazione lavoro attraverso i nostri centri mediazione lavoro e il rafforzamento delle politiche attive del lavoro deve essere una priorità nei prossimi mesi e anni” spiega l’assessore individuando proprio in questo un importante obiettivo politico. È da evitare che in Alto Adige si cronicizzino tali livelli di disoccupazione strutturale: ciò sarebbe antisociale e antieconomico, fanno sapere dalla Ripartizione lavoro.
Informazioni dettagliate e approfondimenti tematici si trovano nell’edizione 9 del Mercato del lavoro-News 2020. Fra i dati consultabili ci sono quelli del monitoraggio giornaliero aggiornato degli effetti di COVID-19 sul mercato del lavoro altoatesino. così come quelli statistici del mercato del lavoro altoatesino.

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

Bolzano. Per consegne merci prevalga il criterio del volume e non del peso

Il nuovo regolamento per la consegna delle merci e le norme entrate in vigore dal…

2 ore ago

Croce Bianca, anche i soccorritori sono fragili perché… hanno un’ANIMA

Le operazioni di emergenza possono avere un impatto significativo sui soccorritori. Per fornire loro il…

3 ore ago

La Regione Trentino Alto Adige sostiene le residenze per gli anziani

Aiutare le Rsa ad avere personale sempre più formato e competente e a istruire nuovi…

4 ore ago

Merano, gli ambientalisti incontrano la Vicesindaca

Il 29.04.24 alcuni membri del direttivo di AmUm Ambiente Umwelt MeranO odv hanno incontrato per…

5 ore ago

Politiche temporali a Bolzano

La dodicesima occasione di approfondimento del format 39100BZ, palinsesto cha da ormai un anno e mezzo…

7 ore ago

1. Europaforum OMAS GEGEN RECHTS

Die OMAS GEGEN RECHTS BOZEN BOLZANO sind zurück aus Wien: das Herz und den Kopf…

10 ore ago