La pittura di Claudio è sostanzialmente diversa dalla ritrattistica ottocentesca ed anche del ‘900; è basata sulla immediatezza del tratto e punta più alla lettura del carattere del personaggio che alla rappresentazione del suo oggettivo aspetto. Tanto per capirsi secondo me è più vicina a un Toulose-Lautrec o a Andy Warhol che a Fattori o Annigoni, alcuni accenti mi richiamano alla mente anche certa pittura della pop art.
I ritratti infatti sarebbero adatti anche ad un impiego in cartellonistica: tratto spigliato, colori da poster. Il risultato è pieno di freschezza, immediatezza comunicativa e vi si legge notevole abilità evocativa del carattere.
Molti dei soggetti ritratti sono personaggi pubblici: politici, operatori culturali, imprenditori per cui chiunque può rendersi conto se la personalità del soggetto sia stata fatta emergere.
Tra i tanti sono stato ritratto anch’io e mi ci sono ritrovato totalmente. Questa collezione, ormai molto copiosa, credo costituisca una ottima risorsa per la cultura locale e meriterebbe essere oggetto di qualche evento di rilievo.
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