Alto Adige. Presentati i temi e gli obiettivi della SGBCISL per il 2020

Nel 2019 superata quota 54.000 iscritti.  

Contrastare le disuguaglianze, migliorare le condizioni di lavoro e ottenere miglioramenti nella sanità e nell’edilizia abitativa; sono questi in sintesi, gli obiettivi per i quali la SGBCISL s’impegnerà particolarmente nel 2020 a fronte di un mercato del lavoro sempre più precario e redditi che non tengono il passo con il carovita.
Lo farà attivandosi su più fronti: la contrattazione territoriale, il potenziamento del welfare integrativo territoriale e le politiche abitative.
Sono queste le principali sfide della SGBCISL per il nuovo anno e presentate oggi dalla Segreteria provinciale nel corso della tradizionale conferenza stampa di inizio anno.

“Il 2019 è stato un anno tutto sommato positivo se consideriamo l’accordo con le parti datoriali sull’IRAP per limitare l’applicazione dei contratti pirata, l’innalzamento a 35.000 euro dalla free tax area per l’addizionale regionale IRPEF e la costituzione del fondo territoriale che investa preventivamente in salute e sicurezza sul lavoro”, così Michele Buonerba, Segretario Generale SGBCISL, che ha ricordato anche la necessità di attuare maggiori controlli nell’ambito degli appalti a tutela di lavoratori impegnati in settori con un’alta incidenza del costo del lavoro. Un altro obiettivo importante è quello di favorire una migliore regolamentazione dei diversi fondi interprofessionali in materia di formazione continua a livello locale.

Dieter Mayr, Segretario Generale Aggiunto, ha ricordato come uno degli obiettivi prioritari della SGBCISL rimanga la realizzazione del “Patto per l’Alto Adige”, un accordo quadro tra associazioni datoriali, sindacati e Provincia per migliorare le condizioni di lavoro e di reddito, distribuendo meglio la ricchezza prodotta attraverso la contrattazione integrativa. Le parti sociali si sono date tempo fino a marzo per definire dettagli e l’implementazione di questa importante intesa.

Donatella Califano ha sottolineato come servano risposte ai problemi esistenti nella sanità pubblica e nella politica abitativa a fronte della macroscopica carenza di medici e del “caro casa”. Per affrontare ciò serve un aggiornamento di regole e leggi per adeguarle ai tempi, soprattutto per quanto riguarda l’edilizia sociale.

Nel corso della conferenza stampa sono stati presentanti anche i dati organizzativi ed i risultati del tesseramento relativamente al 2019. Da questi si evince che la SGBCISL, dati alla mano, conferma il suo trend di crescita, superando quota 54.000. Un incremento pari al 3,6% rispetto al 2018. Soddisfazione espressa da Anton von Hartungen: “Oltre ad essere un sindacato in crescita siamo un Sindacato ben radicato sul territorio e anche giovane, con un quinto degli iscritti di età inferiore ai 36 anni.”

Foto, Michele Buonerba.  

 

 

 

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