Alto Adige. Domenica libera dal lavoro, l’impegno di 16 Consiglieri provinciali

16 Consiglieri provinciali, tra cui il Presidente della Provincia e 3 Assessori, hanno sottoscritto l’impegno personale per limitare il lavoro domenicale e nei festivi in Alto Adige. La nuova azione, promossa dall’Alleanza per la domenica libera dal lavoro, è stata presentata oggi a Bolzano. 

L’Alleanza per la domenica libera dal lavoro ha illustrato oggi nel Centro pastorale i primi risultati della nuova azione “Impegno personale“ che coinvolge i Consiglieri provinciali su due obiettivi: limitare le domeniche e i festivi con negozi aperti e riportare nelle competenze della Provincia la disciplina degli orari di apertura dei negozi nelle domeniche e nei festivi. Nei mesi scorsi l’Alleanza aveva invitato i Consiglieri provinciali a firmare un’autodichiarazione di impegno personale in tal senso, che è stata sottoscritta da 16 consiglieri (su 35): il presidente della Provincia Arno Kompatscher, gli assessori Waltraud Deeg, Maria Hochgruber Kuenzer e Philipp Achammer nonché i consiglieri provinciali Brigitte Foppa, Riccardo Dello Sbarba, Hanspeter Staffler, Sandro Repetto, Diego Nicolini, Magdalena Amhof, Helmuth Renzler, Jasmin Ladurner, Gerhard Lanz, Myriam Atz-Tammerle, Sven Knoll e Helmut Tauber. In autunno, una volta chiarita la situazione politica nazionale, il progetto prevede l’invio anche ai parlamentari altoatesini a Roma di analogo invito a sottoscrivere l’impegno personale.

Oggi nel Centro pastorale la nuova iniziativa è stata illustrata dai rappresentanti dell’Alleanza, presenti anche alcuni firmatari: il direttore dell’Ufficio diocesano per il dialogo Martin Pezzei ha ripreso un’espressione del vicario generale Eugen Runggaldier ricordando che “abbiamo bisogno anche di una Sunday for future“ e ha ricordato nell’impegno decennale dell’Alleanza il contributo dello scomparso Herbert Denicolò. Il sindacalista Alexander Piras ha ripercorso l’attività dell’Alleanza, nata nel 2009, per una cultura domenicale e festiva libera dal lavoro, mentre Günter Sommia (Unione commercio hds) ha rimarcato che con il decreto Monti del 2011 non sono aumentati i consumi ma c’è stato un trasferimento di quote di mercato dal commercio al dettaglio alla grande distribuzione, con la conseguente chiusura di piccoli negozi. È stato anche sottolineato che attualmente l’Alto Adige conta già 1,8 mq di superficie commerciale pro abitante, più di Milano.

Per tutti questi motivi è stata lanciata la nuova azione “Impegno personale“: il pastore della chiesa evangelica-luterana di Bolzano, Michael Jäger, ha letto l‘autodichiarazione di intenti sottoscritta dai 16 Consiglieri provinciali e ha ribadito l’importanza del ruolo delle istituzioni politiche in questa battaglia per la salvaguardia della domenica come giorno di riposo per la famiglia e per il singolo. Dell‘“Alleanza per la domenica libera dal lavoro“ fanno parte Diocesi di Bolzano-Bressanone, Katholisches Forum, Consulta delle aggregazioni laicali, comunità evangelica e comunità rumeno-ortodossa, sindacati Cgil-Agb, Sgb-Cisl, Sgk-Uil, Asgb e Unione commercio turismo servizi Alto Adige (hds).

Foto, da sinistra, il pastore Michael Jäger, Günther Sommia (Unione commercio hds), il sindacalista Alexander Piras e Martin Pezzei (Ufficio per il dialogo)/c-Diocesi Bolzano-Bressanone/Thomas Ohnewein. 

 

 

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