A22. Cittadinanza onoraria di Nogarole Rocca a Walter Pardatscher e a Carlo Costa

Con la consegna dell’ultimo tratto Chiusa-Bolzano Sud, l’11 aprile del 1974 dopo dieci anni di lavori furono terminati i lavori di realizzazione dell’autostrada del Brennero. Con oggi si compiono dunque 45 anni da che L’Italia veniva finalmente collegata con un’autostrada al resto d’Europa.
Oggi, a Nogarole Rocca, questo legame è stato testimoniato ancora una volta da quello che può essere definito un “reciproco riconoscimento”. Autostrada del Brennero SpA ha simbolicamente consegnato al Comune del veronese il nuovo sovrappasso 95 – che tiene unite le località di Pradelle e Bagnolo – e l’istallazione artistica di Gabriele Gottoli, “Sogno di un bambino”. In questo modo, la Società ha voluto nuovamente ribadire il proprio sentirsi al servizio dei territori che, attraverso i propri Enti locali, l’hanno fondata. L’Amministrazione comunale di Nogarole Rocca, rappresentata dal sindaco Paolo Tovo, ha voluto omaggiare l’Amministratore Delegato, Walter Pardatscher, e il Direttore Tecnico Generale, Carlo Costa, della cittadinanza onoraria come riconoscimento della vicinanza dimostrata dalla Società alla municipalità.
La particolarità dell’autostrada del Brennero è di essere al contempo locale e internazionale. Da un lato, è la prima infrastruttura per l’import-export italiano, un vero e proprio ponte per l’Europa. Dall’altro, la Società che la gestisce è un attento interlocutore delle sei Province e delle 69 Amministrazioni comunali che attraversa, una vera e propria “città lineare” che va da Bolzano a Modena. In quest’ottica, si spiegano la grande attenzione per opere come i sovrappassi, che garantiscono unità ai territori, la progettazione di nuove aree di servizi, e l’investimento nell’arte, dalle opere contemporanee come quelle di Nogarole Rocca, Chiusa (“Galanthica” di Peter Senoner), Trento Sud (“Tridentum” di Stefano Cagol), Rovereto Nord (“Visioni in transito” di Giuliano Orsingher), Rovereto Sud (il mosaico di Barbara Tamburini ed Enrico Ferrari), Verona Nord (“Slancio vitale” di Piera Legnaghi), e Mantova Nord (“Turbine” di Aurelio Nordera), a quelle storiche.
La Società Autobrennero fa notare con orgoglio che non è casuale se la A22 è l’unica autostrada d’Italia che ospita un museo, il Plessi Museum, realizzato dove un tempo sorgeva la dogana tra Italia e Austria.

In foto, Olivieri, Costa, Tovo, Scalzotto (Credits@A22)

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