Esperti di viabilità, sociologi e rappresentanti di Comuni provenienti da sette Paesi europei si sono dati appuntamento a Merano dove, per una settimana lavoreranno insieme intorno al tema della programmazione urbanistica partecipata e rispettosa dei diritti dei bambini. L’evento apre il progetto europeo Metamorphosis di durata triennale e si protrarrà fino a venerdì. Il progetto è stato presentato in occasione dell’odierna conferenza stampa da Karl Reiter, responsabile della Austrian Mobility Research (AMOR) e da Madeleine Rohrer, assessora all’urbanistica e alla mobilità.
Città progettate a misura di bambino, che invitano ad intrattenersi negli spazi aperti, sono città vivibili – questa la tesi del progetto Metamorphosis. Dal 19 al 23 giugno nel Comune di Merano ha luogo il primo meeting dove dodici comuni ed enti di ricerca cercheranno di elaborare e porre in essere metodi per progettare strade, piazze e percorsi viabilistici a misura di bambino.
Karl Reiter sostiene che il progetto prevederà per rioni e quartieri aiuole invece di parcheggi e provvedimenti a lungo termine come strade residenziali. “Le vie devono diventare canali di comunicazione”, questo l’obiettivo. Nei prossimi tre anni verranno attuati diversi provvedimenti con il coinvolgimento dei quartieri. Tra questi è prevista in due quartieri la riprogettazione di due strade con il coinvolgimento dei bambini. “La collaborazione con queste città e istituti è per noi una preziosa opportunità per coinvolgere più attivamente i quartieri nella progettazione urbanistica cittadina, permettendo agli abitanti di proporre soluzioni innovative e creative per una diminuzione del traffico”, così afferma l’assessora alla mobilità e urbanistica Madeleine Rohrer.
Metamorphosis ha un valore complessivo di 2,95 milioni di euro ed è finanziato dal programma europeo Horizon2020. Il contributo del Comune di Merano di 272.000 euro sarà interamente restituito dall Unione europea. Il progetto Metamorphosis dura da giugno 2017 a maggio 2020. Oltre al Comune di Merano il partenariato è composto da Graz (Austria), Tilburg (Paesi Bassi), Southampton (Gran Bretagna), Zurigo (Svizzera), Monaco (Germania) e Alba Iulia (Romania). Partecipano anche diverse università e istituti di ricerca. Il secondo partner in Italia è l’Ökoinstitut Südtirol/Alto Adige che si occupa della comunicazione del progetto.
In foto: l’assessora Madeleine Rohrer e Karl Reiter (AMOR).
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