Partito dalla base spaziale indiana di Sriharikota il Max Valier Sat, il satellite realizzato da studenti e insegnanti dell’Istituto tecnologico.
Sono le 6 del mattino, quando il razzo PSLV-C38 parte dal Satish Dhawan Space Centre, la base spaziale indiana di Sriharikota situata nella parte meridionale del paese. A bordo del razzo ci sono 31 satelliti che poco meno di mezz’ora più tardi, ovvero alle 6.29, vengono sganciati nello spazio a un’altezza di 509 km. Tra questi c’è anche il Max Valier Sat, il primo satellite made in Alto Adige realizzato dagli studenti e insegnanti dell’Istituto tecnologico in lingua tedesca Max Valier di Bolzano sotto la guida di esperti internazionali in navigazione spaziale. Alle 10.45, poi, arriva il secondo momento più atteso della giornata: “Mentre il satellite transitava sopra Bolzano – spiega la preside del “Max Valier”, Barbara Willimek – abbiamo ricevuto dal segnalatore di bordo il primo messaggio in codice Morse. A questo punto le nostre antenne hanno seguito il satellite fino a quando non è scomparso dall’orizzonte. Il segnale è arrivato forte e chiaro, e si è trattato di un momento di enorme gioia per tutti, il momento più alto del lavoro di ricerca e sviluppo che abbiamo compiuto in questi 8 anni”.
In foto: il momento del lancio in orbita del razzo dalla base spaziale indiana (Foto isro.gov.in)
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