Trento. In un libro le stragi naziste e fasciste in Italia.

Dopo la realizzazione della banca dati Atlante delle stragi naziste e fasciste, che ha coinvolto ben 130 ricercatori, e il convegno internazionale svoltosi alla fine del 2016, finalmente è uscito per i tipi del Mulino il libro Zone di guerra, geografie di sangue: l’atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia (1943-1945), che raccoglie le riflessioni e le conclusioni tratte tanto dal database quanto dall’incontro con gli studiosi di tutta Europa. Paolo Pezzino – uno dei curatori del volume assieme a Gianluca Fulvetti – lo presenterà a Trento, presso la Biblioteca della Fondazione Museo storico del Trentino (in via Torre d’Augusto 35), giovedì 6 aprile alle 17.30. Giuseppe Ferrandi, Sandro Schmid e Lorenzo Gardumi discuteranno assieme a Pezzino di questa nuova importante fonte di informazione e interpretazione sulla “guerra ai civili”.

Oltre agli eccidi tragicamente noti, come quelli di Monte Sole e di Sant’Anna di Stazzema, il periodo compreso fra l’8 settembre del 1943 e la fine della lotta di liberazione ha visto cadere sotto il fuoco tedesco e fascista un numero spaventoso di italiani, tutti cittadini inermi ed estranei alla lotta partigiana, vittime di rastrellamenti o uccisi senza motivi apparenti. Molti di questi episodi non erano stati finora indagati a fondo, mentre da una loro valutazione complessiva e comparazione è possibile dedurre informazioni sulle strategie di guerra dei tedeschi e sul ruolo dei fascisti repubblicani.

Risultato di un censimento svolto su oltre cinquemila casi di violenza perpetrati ai danni della popolazione civile e dei partigiani inermi, il volume fornisce una mappa delle stragi che hanno insanguinato l’Italia, analizzandole dal punto di vista storiografico, interpretativo e geografico. Accanto alla ricostruzione degli avvenimenti (5626 episodi per circa 24 mila vittime), sono presi in esame i contesti nei quali le stragi ebbero luogo, il ruolo dei responsabili, le dinamiche delle azioni partigiane, le strategie di sopravvivenza dei civili, ponendo in rilievo i nessi tra i singoli episodi e gli obiettivi dell’esercito tedesco in Italia.

All’incontro di giovedì 6 aprile saranno presenti il curatore del volume Paolo Pezzino, già professore ordinario di Storia contemporanea dell’Università di Pisa, il direttore della Fondazione Museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi, il presidente dell’ANPI del Trentino Sandro Schmid e lo storico Lorenzo Gardumi, autore, tra l’altro, del capitolo Ai confini del Reich: l’Alpenvorland, che conclude il volume.

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