Il fascino cromatico nella pittura di Max Spielmann

Max Spielmann fu un pittore e sculture austriaco di grande talento, ma molti oggi non si ricordano più di lui e del suo decisivo apporto per il tessuto artistico tirolese. Nacque a Innsbruck nel 1906, quando il capoluogo tirolese era ancora una città dell’Impero austro-ungarico. Proprio nella sua città natale apprese le prime nozioni artistiche presso la scuola di arti applicate, ovvero la Bundesgewerbeschule.
Successivamente si trasferì a Monaco di Baviera e dal 1926 al 1930 frequentò la Scuola di arti applicate statale per poi accedere all’Accademia di Belle Arti del capoluogo bavarese, dove studiò fino al 1939 con il maestro Franz Klemmer. Essendo artista, dopo lo scoppio della Seconda Guerra mondiale si diresse in Norvegia e in Russia con una troupe di corrispondenti di guerra come disegnatore. Dopo la fine del conflitto nel 1945 tornò a Innsbruck per dedicarsi esclusivamente all’arte. Successivamente dipinse diversi importanti affreschi, creò mosaici, pitture su vetro e portali di bronzo che ancora oggi si possono ammirare nel Tirolo.
Max Spielmann assieme a Fred Hochschwarzer per anni fu il più rinomato pittore su vetro del dopoguerra del Tirolo. Spielmann oltre ai magnifici affreschi, fino alla morte avvenuta nel 1984 a Innsbruck, si dedicò alla realizzazione di acquarelli, incisioni, pitture ad olio, ceramiche e altro.
Molte furono le sue personali nelle più importanti città austriache, tra cui Vienna, Graz e Salisburgo, nonché Innsbruck.
Persino al Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum in occasione dei suoi 75 anni nel 1981. Il professor Spielmann, titolo conferitogli dal Presidente della Repubblica d’Austria nel 1963 ebbe considerevoli riconoscimenti, come il Staatspreis della città di Vienna nel 1935, la Pygmalion-Medaille der Deutschen Kunststiftung der Wirtschaft, nonché il Ehrenzeichen für Kunst und Kultur der Stadt Innsbruck nel 1983.
Ahimè, a distanza di anni dalla sua scomparsa sarebbe giusto dare maggior risalto alla sua immensa creazione artistica, che troppi ancora non conoscono a sufficienza.

Claudio Calabrese

Giornalista pubblicista, scrittore.

Share
Published by
Claudio Calabrese

Recent Posts

La coralità popolare ha un futuro?

Il Teatro comunale di Pergine aprirà gratuitamente le porte al pubblico questo fine settimana per…

12 ore ago

Libiamo nei lieti calici, Giornate Altoatesine del Pinot Nero a Egna e Montagna

La cerimonia di premiazione dei migliori Pinot Nero dell’annata 2021 darà l’avvio, come da tradizione,…

13 ore ago

1° Maggio, messaggio unitario CGIL/AGB, SGB/CISL e UIL-SGK per un’Europa di pace

Grande successo a Bolzano dell’edizione 2024 della tradizionale Festa del Primo Maggio dei Sindacati CGIL/AGB,…

14 ore ago

Bolzano. Per consegne merci prevalga il criterio del volume e non del peso

Il nuovo regolamento per la consegna delle merci e le norme entrate in vigore dal…

16 ore ago

Croce Bianca, anche i soccorritori sono fragili perché… hanno un’ANIMA

Le operazioni di emergenza possono avere un impatto significativo sui soccorritori. Per fornire loro il…

17 ore ago

La Regione Trentino Alto Adige sostiene le residenze per gli anziani

Aiutare le Rsa ad avere personale sempre più formato e competente e a istruire nuovi…

18 ore ago