Allarme rosso, al caro carburante si aggiunge la scarsità di scorte sul mercato

All’impennata senza precedenti del costo del gasolio si aggiungono segnali allarmanti che evidenziano la scarsità di carburanti nel mercato. CNA Fita Trentino-Alto Adige si unisce all’appello della CNA Fita nazionale al governo per interventi urgenti e sollecita le Province Autonome di Bolzano e Trento di fare pressing sul Governo, portando a Roma il grido d’allarme di oltre mille piccole e medie imprese dell’autotrasporto in regione, pari a 5.000 addetti.

“Le compagnie petrolifere – evidenziano Azem Celhaka, presidente di CNA Trasporto merci regionale – tagliano le forniture di oltre il 50% e, a catena, tutti gli utenti finali stanno iniziando a subire conseguenti ed allarmanti ripercussioni”.

“I tagli del prodotto colpiscono non soltanto gli autotrasportatori che adesso hanno difficoltà nella programmazione dei loro servizi, ma anche interi settori dell’economia che rischia così di rallentare ulteriormente. Ne risentono, ad esempio, tutti i comparti del trasporto persona, come Taxi, Ncc Auto e Ncc Bus”, aggiunge Juri Galvan, presidente della CNA Fita regionale.

“Una situazione critica che necessita di interventi immediati e responsabili”, chiosa Claudio Corrarati, presidente di Cna Trentino-Alto Adige.

CNA Fita in una fase così critica per le imprese di autotrasporto e per il Paese chiede al Governo “un maggiore ed immediato sforzo per contenere le difficoltà e contribuire a rassicurare gli operatori del settore”.

I calcoli effettuati dieci giorni fa, illustrati al Governo, indicavano un prezzo finale alla pompa di € 1,708 /litro evidenziando un aumento del 30% rispetto al 2020. Un dato che si traduceva in un aumento di € 13.000 annui per effettuare il pieno di un camion (100 mila chilometri di percorrenza – 33mila litri/anno). Nell’ultima settimana, il prezzo è salito ancora a € 1,750/litro. Ancor più significativo l’aumento del prezzo del metano per autotrazione, il quale, rispetto a dicembre 2021, ha registrato un incremento del 90%. Un dato che, di fatto, penalizza le imprese che hanno effettuato investimenti green, acquistando veicoli a metano.

Il Decreto Legge Energia dell’1 marzo 2022 contiene interventi in favore del settore dell’autotrasporto: 79,6 milioni di euro destinati sia alle aziende più strutturate che alle PMI artigiane, tra rimborsi dei pedaggi, deduzioni forfetarie, credito d’imposta per l’additivo AdBlue e per l’acquisto di gas naturale liquefatto.

CNA Fita ritiene, però, che le risorse stanziate siano ancora insufficienti a contenere gli incrementi senza precedenti del carburante che si uniscono agli altri costi gestionali ed auspica “un intervento urgente ed eccezionale”.

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