O. E. Hasse, un attore d’altri tempi da riscoprire

Otto Eduard Hasse, conosciuto come O. E. Hasse, nacque a Obersitzko, una città polacca del distretto di Szamotuły nel voivodato della Grande Polonia l’11 luglio 1903. Hasse non era solo attore, ma anche regista, doppiatore e interprete radiofonico.
Già da fanciullo si avvicina al mondo del teatro e dopo la licenza liceale inizia a studiare legge a Berlino. Dopo tre semestri interrompe gli studi universitari per dedicarsi allo studio del teatro presso la Max Reinhard-Schule al Deutschen Theater. Dopo il diploma di recitazione, inizia a recitare e ad operare come regista presso la Jungen Bühne del Harzer Sommertheater in Thale a Breslavia e i München Kammerspiele.
Nella primavera del 1939 a Monaco di Baviera Hasse subisce una condanna a due mesi di reclusione per il reato di omosessualità ai sensi del paragrafo 175. Nonostante l’omofobia che contraddistingue quei tempi, la pena inflitta a Hasse non sarà particolarmente dura. Non solo la confessione e la fedina penale non macchiata prevarrà Hasse da una pena più dura. Il nome Hasse non era sconosciuto negli ambienti nazisti, chi di dovere aveva notato il suo talento, persino Adolf Hitler era rimasto colpito della sua interpretazione in Cesare e Cleopatra.
La carriera cinematografica di Hasse inizia nel 1931 con piccole parti marginali nei film Stukas, un film di propaganda diretto da Karl Ritter del 1941, o Rembrandt, altro film di propaganda o Dr. Crippen an Bord del 1942. Con il film I Confess diretto da Alfred Hitchcock, Hasse raggiungerà la gloria internazionale e con Canaris, in cui interpreterà il ruolo principale, sfonderà in Germania.
Hasse è stato un attore di una bravura incredibile, la sua voce inconfondibile. Sono diversi i film che andrebbero rivisti per comprenderne il suo talento così variegato. In particolare Kitty und die große Welt, Der Arzt von Stalingrad e Die Todesstrahlen des Dr. Mabuse.
Hasse è stato insignito di importanti onorificenze, tra cui il Kunstpreis della città Berlino nel 1951 e nel 1973 con la gran croce la merito della Repubblica federale tedesca.
Muore nel 1978 a Berlino, dove si trovano le sue spoglie presso il cimitero Waldfriedhof Dahlem.

 

Claudio Calabrese

Giornalista pubblicista, scrittore.

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