DUE RITORNI A GRANDE RICHIESTA A BOLZANO DANZA

In un’edizione di Bolzano Danza dedicata alla ‘rimessa in azione’ della storia – ballettistica, musicale e popolare – non poteva mancare un lavoro profondamente legato alla tradizione sudtirolese e allo Schuhplatter come FOLK-S_will you still love me tomorrow? di Alessandro Sciarroni, Leone d’Oro alla Biennale Danza di Venezia nel 2019, artista eclettico attivo nell’ambito delle performing arts, con formazione alle arti visive e nella ricerca teatrale, ideatore di lavori concettuali più volte presentati e apprezzati a Bolzano Danza.

In versione site specific e con il titolo FOLK-S_I’ll be your mirror version, il lavoro era apparso a Museion nell’ambito della collaborazione con Bolzano Danza 2017 per Museion Façade con le proiezioni di Karim Zeriahen. Ora, questo lavoro fondante per la parabola artistica di Sciarroni, rappresentato in tutto il mondo, torna a grande richiesta nella sua forma completa e teatrale con due nuove interpreti nel cast. Teatro Comunale/Sala Grande, 24 luglio h .21 (biglietto € 22).

Con la sua dirompente carica performativa FOLK-S_Will you still love me tomorrow? vede in scena sei straordinari interpreti – Giacomo Luci, Matteo Ramponi, Anna Bragagnolo, Leon Maric, Marco D’Agostin, Elena Giannotti – soggetti alla regola della trasmissione fino allo sfinimento della tradizione. Performance di durata in FOLK-S gli interpreti danzano lo Schuhplatter fino a quando sono in grado di ripeterne le sequenze con precisione. Via via gli interpreti abbandoneranno la scena, ma non è dato in quanto tempo questo possa succedere. Lo spettatore è libero a sua volta di abbandonare la sala in qualsiasi momento se non vuole scoprire chi vincerà la sfida della resistenza, ma una volta uscito non potrà più rientrare in sala.

Lunedi 26 luglio, in Teatro Studio (h.21, biglietto €22), un altro gradito ritorno al Festival Bolzano Danza: la coreografa spagnola Lali Ayguadé con la sua compagnia presenta in prima nazionale la terza e ultima produzione della trilogia sull’identità di cui Bolzano Danza ha ospitato tutte le tappe essendone coproduttore. Hidden (nascosto), questo il titolo, vuole parlarci dell’inconscio, di come il presente sia influenzato dal passato. Sei interpreti tra cui una cantante dalla voce profonda seguono il flusso dei ricordi di un uomo. “La vita ci spinge senza sosta in un cammino che lascia scie e ricordi, ma questi ricordi – racconta Lali Ayguadé – si accumulano nelle pieghe del cervello e rimangono lì, nascosti come sotto un telo semitrasparente”. Ritornare sui propri passi per far luce sul passato, per sbarazzarsene oppure accoglierlo con i suoi fantasmi e tesori e ciò che Ayguadé prova a dispiegare in Hidden attraverso un teatrodanza incisivo e potente.

Foto, Folk-s/c-Andrea Macchia

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