Già iniziati i controlli dei Carabinieri in montagna

I militari dei reparti dei Carabinieri della Provincia di Bolzano già dallo scorso fine settimana hanno iniziato i consueti servizi di vigilanza sulle aree montane dedicate agli sport invernali.

Quest’anno ovviamente, con gli impianti di risalita chiusi, i servizi di vigilanza e soccorso sulle piste non sono partiti, sebbene tutto il necessario in termini di uomini e mezzi sia già stato approntato. Non appena le norme statali e provinciali permetteranno ai turisti (e ai residenti) di sciare liberamente, i vari comandi di stazione e di compagnia interessati saranno in grado di dispiegare le pattuglie carabinieri sciatori anche senza preavviso.

Nel frattempo è necessario sia garantire la sicurezza dei luoghi e delle persone in montagna, assicurando assistenza e soccorso alle persone e tutelando i beni (le auto lasciate nei parcheggi in primis), sia fare in modo che le vigenti norme siano rispettate dagli utenti della montagna, le norme sulla sicurezza in montagna e le norme vigenti per contrastare la diffusione della malattia da nuovocoronavirus.

Certamente il carabiniere nasce per aiutare il cittadino e non per vessarlo, ma il carabiniere ha l’obbligo di imporre la legge, quindi le norme “anti-covid” saranno prioritariamente oggetto di attività informativa e di persuasione nei confronti del cittadino e solo in subordine, nei casi di rifiuto, di dolo o di grave colpa, saranno necessariamente applicate le sanzioni. Dopotutto il carabiniere non lavora per “fare cassa” con le sanzioni “anti-covid” come letto da qualche poco informato utente di social media, ma lavora al fine della sicurezza e dell’armonia nelle comunità. L’Arma territoriale è una polizia di prossimità una forza al servizio del cittadino.

Purtroppo lo scorso fine settimana però qualche sanzione è stata applicata a cittadini che proprio non erano – seppur informati – intenzionati a tenere comportamenti urbani. Violazioni sono state contestate presso locali pubblici (c.d. “apres-ski”) a Riscone di Brunico, Badia, val Pusteria e valle Aurina.

I gestori dei locali pubblici si sono detti molto preoccupati per il timore di dover essere sanzionati per mancanze commesse da avventori. Dopo un consulto con i vari rispettivi comandanti di stazione, alcuni gestori hanno pensato di porre delle transenne fuori dai locali per impedire assembramenti e hanno incaricato degli steward di mantenere un ordinato accesso ai locali.

I carabinieri, delle compagnie e delle stazioni, dedicati ai servizi in montagna sono dotati di motoslitte, sci da alpinismo e ciaspole, potendo così raggiungere anche le baite più lontane. Queste – per ovvi motivi – chiudono di buon ora e non rappresentano un problema per il consumo di alimenti e bevande dopo le ore 18.00, ma necessitano comunque di vigilanza poiché già domenica scorsa erano presenti moltissime persone residenti che approfittando della bella giornata sono andati a pranzare in quota. I gestori/titolari delle strutture devono assicurare distanza tra i tavoli e tra le persone, utilizzo delle protezioni per le vie aeree nonché il rispetto della capienza massima negli ambienti chiusi.

Anche lo sci di fondo, sebbene permesso, deve essere oggetto di vigilanza nelle località di partenza e arrivo delle piste ove, purtroppo per ora, non è possibile fermarsi in assembramenti.

I servizi di vigilanza sulla neve proseguiranno per tutta la stagione invernale.

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