Fuochi d’artificio per capodanno. I Verdi contrari a Merano, previsti a Lana nonostante le critiche

È una tradizione secolare quella di fare rumore a Capodanno e lo scopo era uno solo, scacciare gli spiriti maligni e celebrare il nuovo anno, senz’altro migliore. La speranza che riusciremo a mettere sotto controllo la pandemia nel 2021 è alta. Grande, quindi, potrebbero essere la voglia di celebrare con i botti, scrivono i gli esponenti della Lista Rösch/Verdi .
In generale in tutto l’Alto Adige è vietato far scoppiare fuochi d’artificio – a meno che il sindaco o la sindaca del rispettivo comune non conceda una deroga. Questo perché i fuochi d’artificio grandi o piccoli che siano rovinano i festeggiamenti a chi è sensibile al rumore, come i neonati e gli anziani, e fanno salire alle stelle i livelli delle polveri sottili. Gli animali – sia quelli selvatici che quelli di casa – si rannicchiano per la paura o fuggono a capofitto nella notte, fino alla morte.
La Lista Rösch/Verdi fa appello perché anche i privati rinuncino ai botti, anche per rispetto del personale ospedaliero. In nessun altro giorno dell’anno restano ferite così tante persone. A cavallo tra il 2019 e l’anno scorso in Italia ci sono stati un morto e 500 feriti, tra cui molti bambini e giovani. Spetta a tutti noi pesare il meno possibile sui medici, le infermiere e le strutture di soccorso, che altrimenti dovranno occuparsi di numerose persone che si feriscono maneggiando petardi e razzi.
Nonostante le preoccupazioni espresse dai Verdi meranesi, a Lana si è affermata già una linea diversa. Infatti come riferisce la Neue Südtiroler Tageszeitung di oggi, nel paese il nuovo anno sarà accolto con i fuochi d’artificio. Il tutto al costo di 10.000 euro. La decisione di festeggiare l’arrivo del 2021 in questo modo non trova tutti d’accordo in paese. Infatti la Elfriede Zöggeler Gabrieli, membro della commissione tutela d’ambiente di Lana, nonché dell’Heimatschutzverein del paese è fortemente perplessa e esprime un giudizio fortemente critico. Di analogo avviso anche il presidente dell’Heimatschutzverein Albert Innerhofer, il quale mostra non poche riserve circa una spesa così consistente in un periodo in cui molti cittadini e imprenditori versano in gravi difficoltà economiche. Contraria ai fuochi d’artificio anche la Lista civica del paese.

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