Coraggio-Mut tut gut–For inant da snait: la vetrina diventa galleria

Le limitazioni rese necessarie dall’emergenza Covid-19 hanno imposto, come noto, anche la chiusura dei musei e degli spazi espositivi. La cultura e l’arte, però, non si fermano, avventurandosi nelle zone residenziali, per costruire un dialogo con la comunità e contrastare l’isolamento sociale, che l’inverno porta con sé. Dopo “Liberi. Frei.”, la mostra che fra luglio e settembre ha invitato i bolzanini a viaggiare con il cuore e con la mente, le vetrine del presidio culturale del quartiere Europa – Novacella, gestito dalla cooperativa Young Inside, tornano a farsi luogo espositivo per un nuovo progetto. La nuova mostra si intitola Coraggio – Mut tut gut – For inant da snait e vuole essere un’esortazione a non arrendersi, a guardare avanti, a impegnarsi per superare insieme questo momento difficile. “La cultura è un veicolo di messaggi importanti, invita alla speranza e ha il potere di raccontare il coraggio di un territorio che vuole guardare oltre – sottolinea l’assessore Giuliano Vettorato – con questo progetto lanciamo un duplice segnale: promuovere alla cittadinanza un momento di condivisione importante, garantendo visibilità all’esposizione delle opere di artisti che si sono candidati al bonus di 2000 euro”. “Già il nome della nuova mostra suggerisce ciò che attualmente è importante nel settore della cultura e dell’arte – evidenzia l’assessore alla cultura tedesca Philipp Achammer – non arrendersi e guardare sempre avanti. Mi congratulo con i promotori di questa mostra e con tutti gli artisti partecipanti, che continuano a fare arte, nonostante la difficile situazione, creando qualcosa di bello per tutti noi.” “Promuovere progetti culturali è fondamentale specialmente anche in tempi di crisi – sottolinea l’assessore alla cultura ladina Daniel Alfreider – grazie a questo progetto che unisce tutti e tre i gruppi linguistici si è cercato di dare uno spazio nuovo per la cultura con vantaggi sia per gli artisti e anche per il pubblico.”

A esporre sono undici artiste e artisti altoatesini: Egeon, Teseo La Marca, Gerald Moroder, Lorena Munforti, Sylvia Neulichedl, Monica Pizzo, Marius Romen, Andreas Senoner, Nikola Trafojer, Andreas Zagler e Chelita Zuckermann. I lavori sono prevalentemente pittorici, ma ci sono anche alcune sculture e un’opera calligrafica. Ci sono le figure stilizzate di Egeon, al secolo Matteo Picelli, che sulla tela si muovono condividendo testa e pensieri; c’è l’uomo in pietra di Gerald Moroder, sospeso su un filo ma con le braccia spalancate, come se andasse con fiducia incontro al futuro; c’è “Speranza”, la “scultura in movimento” che Chelita Zuckermann ha realizzato in risposta alla pandemia. Gli undici artisti e artiste si alterneranno a cadenza settimanale, fino a febbraio 2021.

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