Salute. Le api e la propoli, attenzione alla pubblicità menzognera, Silke Raffeiner del CTCU

Che cos’è veramente la propoli? Le api mellifere producono non solo miele, ma anche una sostanza resinosa chiamata propoli. La materia prima necessaria per produrre questa resina, viene raccolta dalle api attingendola da gemme o ferite di latifoglie. Inoltre, la propoli contiene cere, oli essenziali, pollini, minerali e sostanze vegetali secondarie bioattive (soprattutto flavonoidi) in diversa composizione. La propoli ha proprietà antibatteriche, antivirali e fungicide, lenisce le infiammazioni e favorisce la guarigione delle ferite. Le api la impiegano per sigillare piccole aperture, crepe e fessure, nonché specificamente come antibiotico: ad esempio, rivestono l’interno delle celle di favo con un sottilissimo strato di propoli per uccidere o inibire i microrganismi introdotti nell’alveare. Gli apicoltori ricavano la propoli sistemando nell’alveare una griglia a maglia fine. Le api sono infastidite dai piccoli fori nella maglia e li stuccano, così in un secondo momento la griglia viene rimossa e la propoli può essere raccolta. La propoli viene utilizzata nella produzione di tinture, unguenti, collutori, spray nasali, pastiglie da far sciogliere in bocca e integratori alimentari (ad esempio capsule). I prodotti ad uso esterno servirebbero ad alleviare lesioni, irritazioni e infiammazioni della pelle e delle mucose nonché i dolori reumatici.
Usata internamente, come integratore alimentare, a quanto si dice sembra che la propoli rafforzi il sistema immunitario e prevenga le infiammazioni respiratorie, spiega Silke Raffeiner, nutrizionista presso il Centro Tutela Consumatori Utenti. Tali prodotti sono a volte pubblicizzati con affermazioni relative alla salute come “rafforza le difese immunitarie” o “contrasta la stanchezza. Dal punto di vista legale, tuttavia, simili affermazioni a scopo pubblicitario non sono ammesse nell’Unione Europea, poichè i possibili effetti della propoli sulla salute dell’uomo non sono sufficientemente comprovati a livello scientifico”, sottolinea l’esperta. In alcune persone la propoli può causare una reazione allergica. Le persone allergiche alle punture di api o di vespe, così come le donne incinte e le donne che allattano, dovrebbero pertanto evitare prodotti contenenti propoli.

Foto. Api al lavoro

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