Il confine orientale e la questione italiana in Dalmazia. Iniziative culturali a Rovereto

Un appuntamento e una mostra di Fondazione Caritro con l’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.  

Continuano senza sosta i cicli di appuntamenti organizzati da Fondazione Caritro e Fondazione Museo storico del Trentino in occasione della Giornata della Memoria (27 gennaio) e il Giorno del Ricordo (10 febbraio) per approfondire le vicende legate all’Olocausto e sensibilizzare la popolazione sulle conseguenze della Shoah e sulle grandi guerre.

Sono ancora diverse le iniziative in programma, un’agenda che si arricchisce di altri appuntamenti alla sede di Caritro in piazza Rosmini 5 a Rovereto.

I riflettori si accendono mercoledì 12 per l’incontro con Anna Maria Mori, autrice del libro “Bora Istria il vento dell’esilio”, scritto in collaborazione con Nelida Milani. L’appuntamento sarà introdotto da Roberto De Bernardis, Presidente di ANVGD e moderato dall’ avv. Mauro Bondi, Presidente di Fondazione Caritro.
Un’iniziativa a ingresso libero fino ad esaurimento posti che inizia alle 16.30 con la proiezione del film “Pola città vuota”. È possibile acquistare in loco la pubblicazione della giornalista e scrittrice italiana, nata a Pola che durante la sua infanzia ha preso la strada dell’esodo lasciando l’Istria con la sua famiglia, grazie alla collaborazione con la Libreria Arcadia.

Non solo, questo evento è poi impreziosito anche dalla mostra “Confine orientale – una breve sintesi storica” proposta in sinergia con l’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, che verrà inaugurata lo stesso mercoledì 12 e proseguirà fino a sabato 15 febbraio, con orario 9 – 13, per approfondire a tappe la situazione geopolitica attuale dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia che deriva dalla dissoluzione della Jugoslavia, avvenuta gradualmente a partire dal 1991 con la nascita di Slovenia e Croazia.

Una mostra di Guido Rumici, pensata in diversi pannelli e divisa per sezioni che spaziano tra “Da Roma a Venezia”, “Il periodo austroungarico e la prima guerra mondiale” e “Il percorso fascista e la seconda guerra mondiale”, “L’armistizio italiano e le foibe del 1943”, “La fine della guerra e le violenze del maggio-giugno 1945” e “Il trattato di Parigi e l’esodo”. E ancora “Il memorandum di Londra. Trieste torna all’Italia, il trattato di Osimo”, “Le comunità italiane in Istria, Fiume e Dalmazia dopo l’esodo”, “I beni abbandonati” e “Personaggi illustri”.

“Queste iniziative – commenta Mauro Bondi, Presidente della Fondazione Caritro – sono un modo per trasmettere la Memoria alle nuove generazioni, ma anche per interrogarsi sulle vicende che hanno portato a queste tragedie che hanno segnato la storia. Un lavoro di alto profilo per approfondire l’attuale situazione geopolitica. Cerchiamo di superare la retorica e attivare percorsi culturali per fare i conti con la storia, e comprendere il presente e le incertezze della nostra epoca”.

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