Merano. “Oltre la strada”, un sostegno ai senzatetto

Il Comune di Merano ha incarico l’associazione Volontarius di attuare anche in riva al Passirio il progetto “Oltre la Strada”. Fino al 31 marzo 2020, la prima e la terza mattina del mercoledì di ogni mese, un camper con due operatori professionali stazionerà nei pressi del parco accanto alla stazione ferroviaria per offrire sostegno alle persone che vivono in strada. 

“Purtroppo, nonostante la rete di servizi pubblici e privati esistente sul nostro territorio, sono ancora più di quanto si pensi le persone che vivono con grande difficoltà in una realtà per tanti aspetti fortunata come la nostra. Sono persone che trovano nella strada e nella precarietà l’unica risposta alla loro sopravvivenza: qualche volta per scelta, nella grande maggioranza dei casi per necessità e per le tragedie della vita. Non solo migranti, colpiti anche dalle ricadute del recente decreto sicurezza, ma anche nostri concittadini che si possono trovare ad attraversare momenti di grande difficoltà esistenziale ed economica. L’obiettivo di questo progetto è fare uscire dalla clandestinità e dall’invisibilità queste persone e ridare loro maggiore dignità per governare un fenomeno che altrimenti assume contorni poco rassicuranti”, ha spiegato il vicesindaco Andrea Rossi.

Il camper di Volontarius sarà un punto fisso e informale attraverso il quale verrà attivato un percorso che si divide sostanzialmente in due fasi. Nella prima fase gli operatori entreranno in contatto con le persone che vivono in strada offrendo loro una qualificata occasione di ascolto e di socializzazione, ma anche un efficiente punto di distribuzione di generi di prima necessità (cibo, vestiti, kit per l’igiene personale, ecc). Nella seconda fase, a seguito di un consolidamento della relazione tra operatori e utenza, si avvieranno percorsi individuali per dare risposta alle specifiche domande di aiuto. E questo sarà possibile attraverso accompagnamenti dedicati e/o invio ai diversi servizi del territorio.

Sarà altresì possibile porre in atto attività più strutturate, sia in ambito artistico/ricreativo attraverso piccoli laboratori, sia in ambito sanitario, con la presenza saltuaria di personale sanitario dedicato.

“Il camper e gli operatori di Volontarius potranno così divenire un punto di riferimento chiaro e riconoscibile per le persone di strada e offrire loro supporto inserendoli nella rete formale e informale dei servizi e dei possibili partner del territorio. Il progetto è però anche un’occasione per sensibilizzare la cittadinanza sulle tematiche dell’emarginazione con l’obiettivo di rendere consapevoli tutte le persone dell’esistenza di realtà diverse, troppo spesso percepite soltanto come lontane o pericolose”, ha concluso Rossi.

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