Inaugurato a Bolzano Centro per la pastorale giovanile “Josef Mayr-Nusser“

Inaugurazione oggi pomeriggio in piazza Silvius Magnago a Bolzano, accanto al Consiglio provinciale, del nuovo Centro per la pastorale giovanile intitolato a Josef Mayr-Nusser: sull’areale della chiesa Regina Angelorum, nei locali messi a disposizione gratuitamente dalla Caritas diocesana attraverso la Fondazione ODAR, sono stati ricavati uffici, sale riunioni e cappella. Già da inizio anno le associazioni cattoliche giovanili della Diocesi sono operative nella nuova casa comune dei ragazzi di lingua italiana, tedesca e ladina, dopo quasi vent’anni di lavoro nella vecchia sede di via Alto Adige. La nuova struttura ospita sotto un unico tetto Azione cattolica giovani, Servizio diocesano di pastorale giovanile, Servizio diocesano della pastorale universitaria e le associazioni di lingua tedesca Südtirols Katholische Jugend, Katholische Jungschar Südtirols e Südtiroler Pfadfinderschaft.

Tanti oggi i partecipanti alla cerimonia inaugurale e alla visita dentro la nuova sede. Nel suo saluto il vescovo Muser ha auspicato per la Chiesa locale e l’intera società altoatesina “che il nuovo centro diventi un luogo di incontro, di dialogo nel rispetto, una palestra in cui esercitare quei valori che aiutano a vivere, che uniscono e non dividono.” Il presule ha ricordato che lunedì 18 ricorre il secondo anniversario della beatificazione di Josef Mayr-Nusser, a cui è intitolato il nuovo Centro. “Il beato conserva una grande attualità, è un cristiano convinto e coerente. Lettere, discorsi, relazioni e conversazioni ci mostrano un cristiano che cerca di capire e di interpretare il mondo, la società, l’impegno politico-sociale dei cristiani e non da ultimo la propria vita, a partire dalla fede. La sua vita è per noi una salutare provocazione.” Come osservato dal Vescovo nella logica di un sistema che disprezza e annienta l’uomo, Mayr-Nusser “risulta un perdente, ma agli occhi di Dio ne esce vincitore.”

 È intervenuto l’assessore provinciale alla cultura Philipp Achammer, sottolineando che la nuova casa comune mette i giovani al centro. In rappresentanza del Comune di Bolzano, l’assessore Luis Walcher ha definito la struttura “uno spazio centrale per il futuro, una casa per la quale Bolzano è riconoscente.” La direttrice dell’ufficio diocesano matrimonio e famiglia, Johanna Brunner, ha parlato di una costruzione che poggia su tre fondamenta: “La presenza di Dio in questa casa; il syn, lo stare assieme dei giovani dei gruppi linguistici; l’impegno a puntare sui giovani e sulla loro forza profetica.”

La cerimonia è stata accompagnata dalle canzoni del coro Happy Singers di Merano.

Foto, ritratto di Josef Mayr-Nusser a cura di Claudio Calabrese. 

 

 

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