In aperta polemica con il governo Conte l’’ingegner Ezio Facchin, commissario straordinario per le opere d’accesso al tunnel del Brennero, si è dimesso e ora si accavallano dichiarazioni preoccupate a cominciare da Arno Kompatscher, e da Trento Maurizio Fugatti. La lentezza con cui procedono i lavori e l’assenza di delucidazioni in merito da parte del governo richieste dal commissario sono le ragioni delle dimissioni di Ezio Facchin. Si tratta degli interventi per la realizzazione della nuova linea tra Fortezza e Ponte Gardena in continuità con il nuovo tunnel del Brennero e delle circonvallazioni ferroviarie di Bolzano, Trento e Rovereto e dei nuoci accessi al nodo di Verona per complessivi 85 Km di linea a doppio binario. “Ho provato per sei mesi a interloquire con il ministro, ma non ho avuto nessun riscontro. Ho inviato una relazione dettagliata, ho chiesto incontri, ma nulla” – spiega Facchin. Di qui la lettera di dimissioni.
“La circonvallazione di Bolzano è ancora in alto mare – conferma il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher. Si tratta di un tassello fondamentale della tratta d’accesso sud al tunnel del Brennero e, ovviamente, è collegata all’areale ferroviario. Il progetto prevede che i treni merci debbano passare sotto il Colle evitando la città e la nuova stazione. Siamo solamente al progetto preliminare e bisogna accelerare. La tratta di accesso sud – spiega il presidente – dovrà essere percorribile quando il tunnel sarà ultimato. Altrimenti la galleria sarà inutile”.
I dubbi più volte sollevati dagli uomini del M5S sulla nuova ferrovia del Brennero preoccupano la Svp che ha sempre sostenuto il progetto. Un ulteriore segnale che i rapporti tra Roma e Bolzano sono problematici, come conferma anche il voto contrario dei deputati e dei senatori Volkspartei sulla legge di bilancio.
Da Trento interviene il presidente della Provincia Maurizio Fugatti: Ricorda l’incontro di poche settimane orsono con l’ex commissario Facchin nel corso del quale avevano discusso sui piani di intervento, riferiti al Trentino, relativi alla strutture connesse al tunnel del Brennero. “Un’opera sulla quale non ci possono essere ripensamenti – dice. Per questo siamo dispiaciuti e preoccupati per le motivazioni che hanno portato a queste dimissioni.”
Foto, Arno Kompatscher, presidente Provincia di bolzano
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