Nell’ordinanza di custodia cautelare il Tribunale del riesame ha rilevato l’omissione degli elementi indiziari a carico del presunto omicida.
Loris Daniel Caciula, il nipote ventiduenne reo confesso per aver ucciso la zia il 17 luglio scorso è stato scarcerato per un errore formale del giudice che aveva emesso a suo carico l’ordinanza di custodia cautelare. Il Tribunale del riesame accogliendo i rilievi degli avvocati difensori del Caciula ha infatti rilevato la nullità dell’ordinanza per “mancanza grafica degli indizi di colpevolezza” a giustificazione dell’atto di custodia in carcere. In pratica è successo che il giudice dell’indagine preliminare aveva omesso di scrivere gli elementi indiziari a carico di Loris Daniel Caciula, compresa la sua confessione. Conseguenza immediata è stata la scarcerazione del reo confesso, ma immediatamente è intervenuta la Procura formulando nuovamente la richiesta di custodia cautelare accolta subito dal giudice.
Il nipote, nato a San Candido e cresciuto a Monguelfo, aveva confessato l’omicidio della zia nel suo appartamento di Brunico, con la quale pare avesse sempre avuto rapporti difficili. Il movente confessato dal presunto omicida pare non abbia convinto gli inquirenti che stanno ancora indagando.
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