Alto Adige. Idee innovative esprime Francesca Morrone del Mov. 5S candidata per le Provinciali di ottobre

Francesca Morrone è coordinatrice del gruppo scuola e cultura del Movimento 5 Stelle dell’Alto Adige e candida per le Provinciali di ottobre. L’insegnante di L2 di origini pugliesi che parla correntemente il tedesco, è laureata in germanistica. Ha studiato tra Roma e Vienna, città nella quale ha trascorso dieci anni della sua vita per poi trasferirsi a Milano. Nel capoluogo lombardo ha gestito un asilo nido. Successivamente si è trasferita in Alto Adige, dove a Merano ha trovato un habitat ideale per coniugare il suo amore per la lingua tedesca. Da sempre Francesca si è spesa per tematiche politiche in vari settori, in particolare per le donne e i giovani.
Per le Provinciali ha le idee chiare. Secondo lei anche in Alto Adige la questione dell’accoglienza degli immigrati va rivista con maggiore attenzione con l’introduzione di criteri frutto di una riflessione di fondo. Secondo Morrone i centri d’accoglienza non possono essere una soluzione a lungo termine, ma devono fungere unicamente come luoghi di prima e brevissima accoglienza. Secondo la politica nazionale del Movimento i tribunali dovrebbero sveltire le pratiche di riconoscimento – ricorda Morrone. “Ciò però non deve andare a svantaggio degli Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), come interpreta qualcuno”, precisa Francesca, che ricorda ancora quanto l’integrazione degli immigrati debba essere riconsiderata. “Anziché impiegare gli immigrati nei nostri servizi carenti bisognerebbe esplorare le loro competenze e impiegare le persone in funzione di ciò che sanno fare. Molti sono laureati. Il tutto sostenuto dal bagaglio linguistico necessario.”
Da insegnante Morrone crede profondamente nella scuola plurilingue. “Sono certa che questo territorio abbia grandi potenzialità. Sarebbe ora di pensare ad una didattica integrata su base euro-regionale. Un’Accademia didattica delle lingue dell’Euregio coordinata da Innsbruck, Bolzano e Trento con modalità di studio e-learning sarebbe efficace” – dice Francesca, convinta che in Alto Adige si debba fare ancora molto per regolarizzare la situazione di insegnanti precari.
“Molti altoatesini di lingua tedesca hanno paura di essere assimilati” – le chiediamo se questo timore è realistico. “Secondo me – dice Francesca – non ha senso questa paura, poiché viviamo ancorati ad un contesto europeo in cui la lingua e la cultura tedesca sono molto presenti. Basta pensare all’Austria, alla Germania e alla Svizzera, inoltre questo territorio è pieno di turisti di lingua tedesca”, conclude Francesca Morrone.

In foto: Francesca Morrone.

Claudio Calabrese

Giornalista pubblicista, scrittore.

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