Bolzano. I politici rispettino l’indipendenza dei tecnici, reclamano i Verdi

C’è finalmente la possibilità di marcare una chiara distinzione tra tecnica e politica: è quanto consente la nuova legge Valutazione ambientale per piani e progetti (n. 135/17). Così affermano i rappresentanti del Gruppo Verde in consiglio provinciale di Bolzano osservando che finora la politica “si è riservata la possibilità di ribaltare arbitrariamente i pareri degli esperti. Casi eclatanti – affermano in un comunicato – non sono mancati, come quello del progetto del parco eolico al Brennero, prima bocciato dai tecnici, poi approvato dalla Giunta provinciale e poi di nuovo bocciato dai tribunali.”
I Verdi ritengono che se il Comitato Ambientale,  formato da otto esperti o esperte, di nomina della Provincia, o che se la Conferenza dei Servizi, anch’essa formata da rappresentanti di tutti gli uffici provinciali, arrivano alla conclusione che un’opera danneggi gravemente l’ambiente, questo parere debba essere rispettato.
Attraverso le procedure di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) “ci sono tutte le garanzie per i proponenti di essere ascoltati e di ottenere un parere positivo con gli opportuni miglioramenti. “Non ha senso – ribadiscono – che alla fine di questo percorso la politica si riservi la possibilità di mettere le mani sul parere dei comitati tecnici provinciali, di ignorarli o addirittura ribaltarli”.
Con diversi emendamenti al disegno di legge Valutazione ambientale per piani e progetti, il Gruppo Verde propone che il Comitato ambientale venga nominato ogni tre anni e non all’inizio di ogni legislatura in modo da garantirne l’indipendenza e impedire che ogni nuova Giunta nomini il “suo” Comitato ambientale (la durata di tre anni è prevista in tutto il resto d’Italia dal Testo Unico Ambiente). Un’altra proposta prevede che il parere del Comitato ambientale sia vincolante per la Giunta provinciale. In subordine, ove la Giunta faccia prevalere motivazioni economiche o sociali su quelle ambientali, che tali motivazioni siano chiaramente argomentate nella delibera di approvazione. Ciò ridurrebbe il margine di arbitrio della Giunta e fornirebbe argomenti da far valere anche davanti al TAR.

In foto, gruppo Verde in consiglio provinciale Hans Heiss, Riccardo Dello Sbarba e Brigitte Foppa

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