Bolzano. Profughi, duro richiamo del Sindaco a Tommasini per i ritardi nei trasferimenti

Chiara Pasquali, esponente del Pd ed ex assessora comunale, accusa Caramaschi di cercare in Tommasini un capro espiatorio.

di Pinuccia Di Gesaro

 “Mi sento preso in giro – protesta indignato il sindaco Renzi Caramaschi – perché dalla Provincia continuano a ripetermi che gli spostamenti a Laives, Silandro, Lana e Bressanone sono imminenti, ma oltre alle settimane passano i mesi e non succede nulla. Intanto la situazione peggiora e Bolzano continua ad avere circa 800 migranti quando dovrebbe ospitarne poco più della metà.” Per chiedere lumi, leggiamo oggi sul quotidiano Alto Adige, Caramaschi ha telefonato a Christian Tommasini che oltre ad essere vicepresidente della Giunta provinciale è assessore provinciale all’edilizia pubblica e abitativa, chiedendo ragione di questi tempi interminabili. La convinzione del Sindaco è “che in realtà si stia ritardando il più possibile il trasferimento dei profughi da Bolzano negli altri centri della provincia”, e che adesso egli desidera conoscere tempi certi sui trasferimenti. Intanto da Bolzano non è stato spostano nessuno, all’Hotel Alpi ci sono ancora 35 persone, all’Alimarket 270 e nel frattempo ci sono stati 70 nuovi arrivi. Certezze nessuna da parte dell’Assessore, mentre Christian Bianchi, sindaco di Laives, scarica sulla Provincia che si sta occupando dei lavori di ristrutturazione di una palazzina in zona industriale e dell’allestimento di un prefabbricato nel territorio di Laives. Conferma che l’ultima data concordata per la fine dei lavori doveva essere il 23 maggio, ma che ora si parla del rinvio almeno di un mese.

Corre in difesa di Tommasini Chiara Pasquali, ex assessora comunale ed esponente PD, che questa mattina – lunedì 5 maggio – prende posizione su Facebook accusando Caramaschi di cercare in Tommasini un capro espiatorio. “Mi accorgo che Caramaschi, – scrive Pasquali – immagino preoccupato per il numero sempre più alto di persone che scappando da situazioni di guerra e disperazione si fermano nella nostra città, cerca un capro espiatorio. La colpa questa volta è di Tommasini, perché non riesce ad accelerare i lavori per rendere disponibili i locali negli altri comuni…sembra quasi che l’assessore lo faccia apposta contro il Sindaco e il Capoluogo…eppure caro Sindaco da ex manager del Comune di Bolzano dovrebbe sapere che le tempistiche dei lavori una volta appaltati e iniziati non dipendono da volontà politiche, ma da aspetti tecnici! Cerchiamo invece soluzioni diverse – conclude Pasquali –  come per esempio aderire alla rete SPRAR e pretendendo, questo sì, che i Comuni del territorio si assumano gli impegni presi come sta facendo il Comune di Bolzano.

Foto, Renzo Caramaschi, sindaco di Bolzano

Pinuccia Di Gesaro

Giornalista, scrittrice, editore.

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Pinuccia Di Gesaro

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