Josef Mayr-Nusser, il giovane bolzanino che verrà beatificato il 18 marzo, rivive sulla scena a Vadena e Salorno.

Entrato nel terzo anno di repliche e dopo aver raggiunto un pubblico ormai prossimo alle due migliaia di spettatori – puntualmente coinvolti e finanche commossi dalla narrazione – lo spettacolo multimediale dedicato a Josef Mayr-Nusser “IO NON GIURO”, riduzione del libro di Francesco Comina “L’uomo che disse no a Hitler” (ed. Il Margine) si accinge ad affrontare un momento molto speciale del suo percorso: le rappresentazioni programmate nella settimana che si concluderà con la lungamente attesa beatificazione del giovane eroe bolzanino.
Le due repliche sono in calendario a beneficio di tutti gli interessati, con ingresso libero, rispettivamente sabato 11 marzo a Vadena (Sala Polifunzionale del Comune) e sabato 18 marzo a Salorno (Aula Magna della Scuola elementare), in entrambi i casi con inizio alle ore 20.30.
Sul palco il gruppo New Eos teatro-musica di Laives/Merano/Bolzano, con le voci recitanti di Mara da Roit e Patrizio Zindaco accompagnate dalle musiche di Luca Dall’Asta e dalla visualizzazione di immagini: foto tratte dall’album della famiglia Mayr-Nusser per amichevole concessione del figlio di Josef Mayr-Nusser, Albert, altre messe a disposizione da archivi pubblici e privati (ivi inclusi quelli del giornalista Ettore Frangipane, dell’Istituto di cultura ladina Micurà de Rü, eccetera), e a completamento del tutto ricostruzioni grafiche dell’artista-disegnatrice Valeria Battel.
Nel volgere di poco più di un’ora verrà ripercorsa nel serrato intreccio fra parole, musica e immagini la vicenda del padre di famiglia sudtirolese che morì a soli 35 anni per non aver voluto rinnegare i propri valori e princípi, pur sapendo che la sua decisione avrebbe potuto dividerlo per sempre dal figlioletto Albert e dalla amata moglie Hildegard: come in effetti accadde. Dopo il suo “no” a Hitler, Mayr-Nusser venne infatti incarcerato, deportato per tradimento al lager di Buchenwald e fatto proseguire verso quello di Dachau. Ma tale destinazione non la raggiunse, poiché perì di stenti e malattia su un carro-bestiame il 24 febbraio 1945.
Il focus si sposterà insistentemente anche su una serie di accadimenti che ebbero per teatro l’Alto Adige-Südtirol a cavallo della seconda guerra mondiale, e che di fatto furono alla base della piega presa dalla vita di Mayr-Nusser: arruolamenti nell’esercito tedesco, scelte dilanianti (le cosiddette “opzioni”), trasferimenti nel Reich, deportazioni, messa a rischio dell’identità culturale e linguistica, comunità spaccate.
Una sfaccettata pagina di storia ripercorsa parallelamente alla vita di un uomo che – d’ora in avanti più che mai, alla luce della beatificazione – sarà un faro per l’Alto Adige. Un figlio di questa terra straordinario nella sua semplicità, grande esempio di sacrificio e integrità.
Eppure una figura, quella di Josef Mayr-Nusser, ancora per molti suoi conterranei da scoprire e da conoscere a fondo. Lo spettacolo “Io non giuro” darà modo di accendere con forza i riflettori su di lui: e ciò – particolare, questo, sinora assai apprezzato – non in chiave romanzata ma come momento di cronaca viva e palpitante, veicolata sull’onda di una formula diversa dal consueto (una tipicità di New Eos teatro-musica) e rivelatasi altamente coinvolgente.
La presenza di Francesco Comina, che interverrà al termine di entrambe le repliche, rappresenterà un ulteriore arricchimento.
Organizzano le due serate rispettivamente Vadena Proposte e la Consulta per l’Educazione permanente di Salorno. Info: teatro.eos.bz@gmail.com .
Foto: Stefano Odorizzi    
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