Bolzano. Toponomastica, il Senato chiede di bloccare la norma di attuazione.

Un terzo del Senato difende i nomi italiani analogamente all’appello degli Accademici della Crusca.

102 Senatori si aggiungono all’appello dei 99 Accademici della Crusca e linguisti sul rispetto del bilinguismo nella toponomastica in Alto Adige di alcuni giorni fa. La critica giunge alla vigilia della seduta della Commissione dei Sei, presieduta da Francesco Palermo (mercoledì 8 marzo) per l’approvazione definitiva della norma di attuazione, dopo l’unanimità espressa nell’ultima seduta. L’obiezione dei senatori consiste nel fatto che al principio del bilinguismo stabilito dallo Statuto di Autonomia – art. 8 comma 2 – viene sostituito il principio dell’uso. Tale criterio viene stabilito da una commissione paritetica di esperti – prevista dalla norma di attuazione – nominata dal Consiglio provinciale. Se approvata dalla Commissione paritetica, la norma di attuazione dovrà essere presa in esame dal Consiglio dei Ministri, quindi dal Presidente della Repubblica. I 102 Senatori firmatari, sia della maggioranza che dell’opposizione, chiedono ora di bloccare la norma e inviano una petizione al Presidente Sergio Mattarella, al Presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi, ai vertici del Parlamento, del Governo e della Commissione dei Sei. L’appello suggerisce di attendere la sentenza della Corte Costituzionale sulla legge provinciale 2012 impugnata dall’allora Governo Monti. “La civiltà del bilinguismo è un cardine dell’Accordo Degasperi-Gruber – si legge nella petizione – della speciale autonomia in vigore in Alto Adige e della matura convivenza dei gruppi linguistici”. L’appello contesta che la norma proposta per l’approvazione sia un compromesso, mentre “si configurerebbe come atto di prevaricazione e mortificazione della cultura, della lingua e della storia italiane, immotivato dal punto di vista linguistico, improponibile dal punto di vista giuridico e infondato dal punto di vista storico: qual è il problema se in Italia esistono, accanto ai nomi tedeschi, i nomi italiani?”

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