Salvini – Trump, il giallo dell’incontro

“Donald Trump dice che non ha incontrato Matteo Salvini e che non c’è nessun terreno comune da esplorare. Accidenti che schiaffo. Per fortuna che il mago del selfie aveva postato una foto a fianco dello stesso Trump rivendicando un colloquio di ben venti minuti”. Lo dichiara Simona Malpezzi, deputata del Pd. “Quindi o Salvini si è fatto una foto insieme a Trump senza neanche dirgli chi era, oppure peggio ancora, Trump è stato così colpito dallo spessore politico del capo della Lega da dimenticarselo in due secondi. Qui si oscilla tra l’irrilevanza e il ridicolo. Salvini non è nuovo a simili figuracce». «Si era presentato al Cremlino per incontrare Putin trovando le porte sbarrate. Abbiamo ancora negli occhi l’immagine di Salvini che vaga nella Piazza Rossa. Insomma, seconda figuraccia internazionale per l’imbucato dei due mondi. Dagli Usa alla Russia non gli apre nessuno. Lega a credibilità zero”, conclude Malpezzi.

La polemica fa riferimento ad una foto realmente esistente che ritrae Trump al fianco di Salvini. La foto è datata 25 aprile, ed è stata scattata a margine di una manifestazione elettorale del candidato alla Casa Bianca vicino Philadelphia. Salvini ovviamente smentisce l’intervista di Trump e conferma: «L’intero impianto di quell’intervista ha dell’incredibile. Ci sono almeno una dozzina di e-mail di preparazione di quell’incontro».

A sua volta, la smentita di Donald Trump è tratta da una intervista concessa dal tycoon statunitanse a The Hollywood Reporter nella quale nega di conoscere e di aver mai incontrato Matteo Salvini. Il leader della Lega, invece, conferma: “L’incontro c’è stato. Ci conosciamo.” E nel botta e risposta tra il miliardario statunitense e il leader leghista scoppia la polemica con il Pd che non perde l’occasione di mettere in ridicolo Salvini.

La vicenda è davvero curiosa perché la foto esiste e sembra difficile smentirla. Si attende che Salvini esibisca la dozzina di mail di preparazione dell’incontro. Da notizie giornalistiche si apprende che le difficoltà a renderle pubbliche verrebbero dall’entourage di Trump perché conterrebbero risvolti compromettenti.

E Salvini, dal canto suo, come può sbugiardare il suo grande mito dopo averlo esibito con tanto orgoglio?  Pertanto tiene i toni bassi aspettando che il giallo si smonti da solo.

 

 

 

 

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