Bolzano, progetto Benko. Sarà mica che gli ecosociali e i pentastellati hanno paura del Referendum?

Appare molto probabile che sul progetto bolzanino di riqualificazione di Via Alto Adige- via Garibaldi, comunemente denominato progetto Benko, sarà indetto un referendum cittadino. Il Commissario straordianrio per la città e il Presidente della Giunta provinciale decideranno nelle prossime settimane se e quando percorrere la via referendaria.
In tal caso la campagna elettorale per l’elezione del consiglio comunale del capoluogo, che inevitabilmente nelle prossime settimane entrerà nella fase calda, non correrà il rischio di incentrare gli argomenti del dibattito in modo esclusivo su questo tema – perché questo è il grosso pericolo –  che come è noto negli scorsi mesi aveva totalmente invaso la dialettica tra i partiti, e all’interno degli stessi.
Prende posizione sulla eventualità che venga indetto il referendum Carlo Vettori, per il movimento della Lega, preoccupato che tale progetto possa venir contrastato dal Movimento 5 Stelle e dagli Ecosociali che già hanno sollevato le prime obiezioni..
Non sono forse i pentastellati e gli ecosociali, scrive Vettori “i più grandi sostenitori in Italia ed in particolare in Alto Adige della democrazia diretta, non sono forse loro, in particolare gli ecosociali, ad aver proposto un referendum per ogni decisione minimamente rilevante che dovesse essere presa in provincia di Bolzano negli ultimi 15 anni? Il Kaufhaus non è forse uno dei più importanti progetti di riqualificazione di sempre? Chiedono trasparenza, ma non si capisce a quale proposito. Quale forma decisionale è più trasparente di un referendum? Sarà mica che gli “amici” degli ecosociali sono in difficoltà? Sarà mica che hanno paura che l’esito di un referendum non sia quello che auspicano e quindi mettono già le mani avanti? Se questo è il loro concetto di democrazia e il modo in cui tengono in considerazione i cittadini dovrebbero sentirsi quantomeno incoerenti. Da parte nostra – prosegue il comunicato – il massimo sostegno all’eventuale decisione del Commissario straordinario per la città, Penta, qualora decidesse di percorrere la via referendaria, senza dubbio la più trasparente e condivisibile tra le varie opzioni su tavolo. I cittadini come detto anche dal Commissario stesso e dal Presidente Kompatscher hanno il diritto di essere coinvolti nel processo decisionale, specialmente se, come in questo caso, si tratta di una decisione che può cambiare anche radicalmente il volto della città. È doveroso permettere alla popolazione di contribuire direttamente per decidere se vogliono cogliere quest’importante occasione di rinnovamento e riqualificazione della zona più degradata del centro, se vogliono che Bolzano accolga così importanti investimenti economici e novità per il mondo del lavoro, oppure se intendono conservare la situazione attuale. Sono convinto che verrà percorsa la strada migliore nell’interesse pubblico e che nonostante ci sia chi vuole delegittimare le istituzioni ed addirittura i cittadini nel nostro più importante ruolo di popolo sovrano, questo giochetto becero al servizio dei propri interessi politici e di quelli di pochi amici, non funzionerà, poiché gran parte dei bolzanini vogliono contribuire a determinare il proprio futuro e quello della propria città. Indipendentemente dal referendum, a maggio, saranno i cittadini a mandare a casa coloro che da oltre 10 anni non fanno altro che danneggiare la città bloccando ogni possibilità reale di sviluppo”.
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