In virtù di un decreto del 2011 del defunto re Abdullah bin Abdelaziz, le donne possono finalmente per la prima volta partecipare sia come elettrici che come candidate alle elezioni comunali. Secondo notizie stampa le resistenze in Arabia Saudita sarebbero ancora molto forti, tanto che il 72, 5% dei sauditi non appoggerebbe la candidatura femminile alle elezioni. Certo, non c’è paragone con l’occidente, considerando che l’Arabia Saudita è uno Stato in cui vige l’applicazione severa della “sharia”, ovvero della legge islamica. Circostanza che ha fatto sì che secondo i dettami della stessa durante la campagna elettorale fosse vietato che i candidati utilizzassero fotografie per la propaganda o pronunciassero discorsi di fronte a persone del sesso opposto. Tal misura ha naturalmente colpito in particolare le donne, considerando che sul totale degli iscritti nelle liste elettorali, circa 1, 5 milioni, solo 130.637 sono donne con 865 candidate. Anche le operazioni di voto che sono state aperte stamani alle 8 ora locale, avvengono separatamente dagli uomini. Domani sapremo i risultati. Chissà se nonostante le resistenze non sia la volta buona per l’inizio di un rinnovamento importante.
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