Bolzano, ancora incerta la maggioranza per Spagnolli

Le dimissioni di Cecilia Stefanelli dal Consiglio Comunale, sembravano potessero finalmente sbloccare lo stallo creatosi in città nei mesi successivi alle elezioni comunali per la mancanza di una maggioranza a sostegno di Luigi Spagnolli. In realtà però con buona pace dei bolzanini la consiliatura è ben lontana dall’avviarsi.

Cecilia Stefanelli, considerata il principale ostacolo al terzo mandato del Sindaco, è stata sostituita senza troppi drammi con l’architetto anti Benko Marialaura Lorenzini, tra gli esponenti dei Verdi favorevoli ad aprire un dialogo con la maggioranza. Dopo pochi giorni si sono così tenuti i primi incontri, tra la delegazione dei Verdi con Spagnolli, il vicesindaco Klaus Ladinser, l’assessore Gallo e Guido Margheri, che hanno fatto ricompattare la vecchia coalizione di governo. I Verdi si sono quindi dichiarati pronti a fornire un appoggio esterno alla giunta, ponendo tuttavia alcune condizioni. Innanzitutto l’accantonamento definitivo del progetto Benko, l’altra condizione invece è quella di non allargare la giunta a otto membri come era nei piani, per permettere l’ingresso di Sandro Repetto. Il veto posto dai Verdi ha così riaperto la discussione nella travagliata coalizione. Il Pd si ritroverebbe, infatti, con un solo assessore oltre al Sindaco e questo ha provocato la rabbia del probabile mancato assessore ed anche non pochi maldipancia in tutto il Pd. Il partito risultato più votato alle ultime elezioni era inoltre già attraversato da un acceso dibattito riguardo alla volontà della Svp di avere deleghe pesanti come il sociale, fino ad ora in mano al Presidente del Pd Mauro Randi oppure l’urbanistica.

La fragile maggioranza dunque non sembra trovare pace, le liti e i veti reciproci sono continui e impediscono alla città di Bolzano di avere finalmente un’amministrazione stabile ed efficace.

Nei giorni scorsi lo stesso Presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha richiamato la Svp e la giunta bolzanina a costatare presto se vi sono le condizioni per governare altrimenti trarne le conseguenze e ridare la parola “ai” cittadini. Parole condivise anche dal vicesindaco Svp Ladinser che non ha potuto negare l’imbarazzante immobilismo in cui è caduta Bolzano a causa dei disperati tentativi di Spagnolli di trovare il sostegno in Consiglio comunale.

Chi pensava i problemi fossero finiti e la giunta Spagnolli pronta a lavorare rimarrà deluso e sarà necessario aspettare ancora per capire il destino di Bolzano.

Dennis Kaisermann

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