ISPEZIONI PER LA SICUREZZA SUL LAVORO MADE IN SÜDTIROL

Un tentativo di riorganizzare l’attività degli ispettori del lavoro con l’introduzione di “ispezioni con preavviso” e “consulenza” in azienda.

Che fine ha fatto la proposta per una nuova disciplina per le  ispezioni sul lavoro presentata dall’Assessora provinciale Martha Stocker ? Definitivamente scomparsa o messa semplicemente da parte in attesa di una legge “omnibus” ferragostana o natalizia?

Tutto il progetto, secondo gli estensori, sarebbe teso a “razionalizzare e semplificare” l’attività di controllo per la sicurezza sul lavoro  ma, che l’obiettivo finale della riforma sia quello di potenziare l’attività di vigilanza al fine di ridurre il numero degli infortuni, è tutto da dimostrare.

D’altro canto, dopo aver smantellato il sistema di vigilanza per la prevenzione degli infortuni e portato la provincia di Bolzano ai primi posti per numero di infortuni in Italia, doppiando la vicina provincia di Trento, che altro ci si può attendere.

Ad anticipare il provvedimento ci aveva  pensato la stessa assessora nei suoi incontri con i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali che,  dopo anni di proteste contro gli adempimenti per la sicurezza sul lavoro giudicati inutili procedure burocratiche, plaudono all’iniziativa, incuranti del numero di morti e feriti sul lavoro che si registrano nella nostra provincia.

In sintesi la proposta avrebbe dovuto prevedere  meno controlli, meno sanzioni, più collaborazione e supporto, in una parola “consulenza”, attività vietata dall’art. 13 del D.Lgs. 81/2008, il c.d. testo unico delle norme per la salute e la sicurezza sul lavoro. Basterebbe questo per prendere il progetto di disciplina provinciale e buttarlo nel cestino.

Ma c’è di più. Infatti l’attività degli ispettori del lavoro, che ricordo essere ufficiali di polizia giudiziaria (UPG), è regolamentata dal Codice di procedura penale, materia che, ai sensi dell’art. 117 della Costituzione, attiene alla competenza esclusiva dello Stato. Ciò significa che la Provincia autonoma di Bolzano non può intervenire in tale ambito nonostante lo Statuto d’autonomia.

Se si vuole davvero riformare il sistema della vigilanza lo si faccia potenziando l’ispettorato di uomini e mezzi e attraverso la formazione.

Vedremo se in questa occasione il PD, che per tre legislature ha gestito l’assessorato al lavoro e la vicepresidenza della Giunta,  avrà il coraggio di dire qualcosa di fronte al presidente Kompatscher che ha ormai cancellato ogni speranza di cambio di rotta e si rimetta mano all’organizzazione dell’Ispettorato del lavoro, a partire dal suo vertice, il cui fallimento è documentato dai dati statistici: sempre meno ispezioni, sempre più infortuni.

Franco Mugliari (alias Muglia La Furia)

http://muglialafuria.blogspot.com

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