Appena nate ma già grandi

Incubatore d’imprese: clientela nazionale per due new entries, Warda e Datatellers

Software per grandi imprese di moda e infografiche per i giornali: le due nuove aziende insediate all’Incubatore d’imprese del TIS – la WARDA e la Datatellers – sono attive a livello nazionale e vantano già clienti come Coin, OVS e Moncler per la Warda e il quotidiano La Stampa e la televisione LA7 per la Datatellers.

Collaborare simultaneamente e a distanza sulla stessa immagine: questo è quanto permette una funzionalità del software WARDA, usata soprattutto nei negozi. Per esempio, spiega uno dei co-fondatori di WARDA David Bramini, «in un negozio, mentre un’addetto allestisce una vetrina, può confrontarsi con la casa madre e concordare in tempo reale degli adattamenti mettendo note o frecce direttamente sulla foto della vetrina scattata in negozio». I due fondatori, Bramini stesso e il padovano Marco Serpilli, sono informatici con un’esperienza imprenditoriale alle spalle di vent’anni e Bramini è il caso di un “cervello che ritorna”, essendo originario di Bolzano ma trapiantato a Padova. La nuova azienda è approdata a Bolzano anche grazie alla collaborazione con la Business Location Alto Adige Südtirol (BLS), con cui sono stati in contatto per due anni. «Al momento per il centro di sviluppo della suite software abbiamo assunto due informatici di Bolzano ed entro la fine del 2015 contiamo di impiegarne almeno altri 4» spiega Bramini.

Le redazioni nazionali del quotidiano La Stampa o della rete televisiva LA7 fanno invece parte della clientela della Datatellers, start-up che unisce giornalismo e web design. I sei soci dell’azienda selezionano, raccolgono e analizzano i dati messi a disposizione dalle pubbliche amministrazioni e li trasformano in una notizia raccontata con grafiche interattive e navigabili che poi vendono alle redazioni. «Siamo i primi che portano in Italia il cosiddetto data-journalism, nato in Paesi di area anglosassone come gli Stati Uniti o la Gran Bretagna» spiega Carlo Valletti, amministratore delegato dell’azienda con un passato tra Yahoo, Sky e un prestigioso master in business administration (MBA) a Boston: «è un modo più divertente e interattivo di informare perché sfrutta l’estetica di grafiche colorate senza però dimenticare di dare informazioni dettagliate». Grazie alle infografiche della Datatellers i giornali online, per esempio, potranno contare su una permanenza maggiore del lettore sul proprio sito, e guadagnare così di più dalle pubblicità. «In questo periodo di crisi per l’editoria, il prodotto della Datatellers è decisamente provvidenziale» afferma Petra Gratl, Manager dell’Incubatore d’imprese del TIS. E se n’è accorto anche il giornale La Stampa, quando a inizio 2014 ha assegnato il primo premio proprio al team della Datatellers tra 1100 partecipanti al contest promosso da Google sul data-journalism.

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