di Pinuccia Di Gesaro
Escluse coalizioni con formazioni in odore di fascismo per il capolista di Rifondazione Comunista
Lorenzo Vianini, capolista di Rifondazione Comunista (in coalizione con i Verdi – candidato Sindaco Norbert Lantschner) è studente universitario attualmente ad Amburgo in quanto titolare di una borsa di studio Erasmo. Ha frequentato il liceo scientifico Torricelli di Bolzano e già allora dimostrava molto interesse per la cultura. Per questo è stato rappresentante nella consulta provinciale degli studenti e come tale molti studenti lo ricordano ancor oggi. Gli chiediamo se questa è la sua prima esperienza politica.
R – No, sono stato candidato anche lo scorso anno nella lista “A sinistra per Bolzano” e ripeto l’esperienza perché penso che ci sia bisogno di portare avanti una visione alternativa e di sinistra per la città. In questo senso abbiamo organizzato una campagna elettorale con oltre 12 iniziative in coalizione perché siamo convinti che la funzione della politica sia di formazione e sintesi delle proposte e della idee.
Quale differenza si avverte tra la campagna elettorale dello scorso anno e quella di oggi?
R – Sicuramente quella attuale è una campagna più incisiva, nella quale dalle nostre idee si è arrivati a proposte concrete, elaborate sulla base di esperienze e buone pratiche.
Quali le priorità del vostro impegno?
R – La questione di fondo è quella relativa al tessuto sociale bolzanino, una problematica che è trasversale a diversi temi e priorità. Un esempio per tutti: l’assenza della coesione di classe, i lavoratori sono divisi e per questo subiscono le decisioni e lo sfruttamento di chi approfitta della loro condizione di bisogno. Questa è la situazione di fatto rispetto alla quale il Comune deve ricreare la convivenza tra i cittadine e le parti della città.
Quindi la città è scarsamente coesa?
R – Non solo, Bolzano è fatta di più città: c’è una città produttiva, una turistica, una svuotata di servizi, una città dormitorio. Il Comune deve pretendere dalla Provincia ulteriori strumenti di pianificazione e deve essere in grado di realizzarli e rispettarli.
Dopo il rapporto unitario dello scorso anno con SEL (ora Sinistra Italiana, Margheri) come mai vi siete coalizzati con i Verdi, mentre Sinistra – Die Linke è con il PD?
R – Bolzano ha bisogno dell’alternativa al PD, un partito che tanto a livello nazionale che locale si pone a difesa delle lobby e dei potenti a discapito della classi popolari. Questa scelta potrebbe forse non premiarci, ma siamo convinti che ci sia bisogno di rappresentare e difendere questo spazio politico.
Con quali partiti e liste civiche siete disposti a collaborare nella prossima consiliatura?
R – Certamente siamo disposti a lavorare, su proposte e temi, con quanti ritengono indispensabile il ruolo del Comune nel dispensare servizi pubblici e difendere i beni comuni. È altrettanto importante chiarire che questo esclude la possibilità di collaborare con formazioni più o meno dichiaratamente fasciste. Non si tratta solo di un valore fondante della nostra Repubblica, l’antifascismo, ma implica necessariamente l’impossibilità di allearsi con chi si pone a difesa del potere.