L’Associazione universitaria sudtirolese (sh.asus) è preoccupata per le ripetute dichiarazioni dell’assessore Marco Galateo, da ultimo in relazione al Pride Month. Il Vicepresidente ha preso chiaramente le distanze dalla bandiera del Pride nella sala stampa della Provincia e ha dichiarato che non l’avrebbe usata finché la bandiera fosse rimasta appesa. La bandiera arcobaleno rappresenta la visibilità, la libertà e l’uguaglianza dei diritti delle minoranze sessuali e quindi la diversità e la non discriminazione di una minoranza.
“Semplicemente non capiamo queste provocazioni. Sono obsolete e offensive. Per noi un tale rifiuto del simbolo di una minoranza è un passo indietro nella società”, ha dichiarato il direttivo dell’Associazione universitaria sudtirolese. Da un politico di spicco del governo ci si aspetterebbe un comportamento responsabile e rispettoso nei confronti di tutte*i i cittadine*i, in particolare dei gruppi emarginati e delle minoranze. “Le parole di Galateo, invece, promuovono la divisione sociale e l’emarginazione. Questo è inaccettabile”, dichiara la sh.asus.
Le ultime dichiarazioni – continua la dichiarazione della Associazione – anno parte di una serie di episodi controversi con cui, negli ultimi mesi, Galateo ha ripetutamente attirato l’attenzione in modo negativo. Tra questi, la fiaccolata con i membri di Casa Pound, le intimidazioni agli insegnanti “di sinistra” e dissenzienti – particolarmente gravi nel suo ruolo di assessore all’istruzione – e i ripetuti commenti nazionalisti.
“Questo non deve diventare la norma. Chiunque ricopra una carica pubblica ha una responsabilità particolare per la coesione sociale. Ci aspettiamo che i responsabili politici prendano una posizione chiara contro la discriminazione – e non la banalizzino o addirittura la sostengano”, ha concluso l’Associazione universitaria sudtirolese.
Foto, Alexander von Walther