In occasione della Giornata della Liberazione, l’Italia ricorda la fine del fascismo e il ritorno alla democrazia. Per i Young Greens South Tyrol, questa ricorrenza non rappresenta solo uno sguardo al passato, ma un urgente monito per il presente. Il 25 aprile ci ricorda il valore della libertà – e la necessità di nominare chiaramente il fascismo e contrastarlo con determinazione. Questo vale anche e soprattutto in Alto Adige, sottolineano i Young Greens.
Secondo i Young Greens, in Alto Adige manca ancora una vera cultura della memoria: la resistenza antifascista è oggi quasi invisibile. Personalità come Hans Egarter, cofondatore della Südtiroler Volkspartei, non sono state celebrate come coraggiosi oppositori dopo il 1945, ma spesso denigrate. Conquiste democratiche centrali come la nostra autonomia sono indissociabili dalla lotta antifascista.
Per i Young Greens è chiaro: la resistenza al fascismo è stata la premessa della democrazia – e la democrazia è la base dell’autonomia di oggi. La libertà di cui oggi godiamo è stata conquistata anche da chi si oppose al regime nazista e al fascismo italiano. È giunto il momento di ridare significato al 25 aprile, affermano i Young Greens.
Chi dimentica, diventa vulnerabile alla ripetizione.
Ideologie di estrema destra, razziste e antidemocratiche stanno tornando accettabili anche in Alto Adige. Il fatto che rappresentanti di Fratelli d’Italia – partito con radici ideologiche nel fascismo storico – oggi rivestano ruoli di responsabilità politica, non deve diventare la normalità.
Riguardo alla crescita dell’estrema destra in Alto Adige, i Young Greens chiariscono: l’idea che l’estremismo di destra sia un “problema giovanile” è riduttiva.
“Le posizioni di estrema destra non nascono nel vuoto – e non iniziano con i giovani. Si sviluppano nel cuore della società: in famiglia, nelle associazioni, nel contesto locale. Scaricare il problema sui giovani solleva da responsabilità il mondo adulto – e ignora la dimensione strutturale delle ideologie di destra.” così Julian Rossmann.
Proprio per questo oggi serve più che mai una cultura della memoria antifascista attiva in Alto Adige – soprattutto nelle aree rurali. La memoria non è nostalgia – è politica.
I Young Greens South Tyrol chiedono:
- una cultura della memoria attiva, che riconosca e valorizzi la resistenza antifascista – anche quella locale;
- il coinvolgimento di scuole, comuni e associazioni in progetti concreti di commemorazione;
- una chiara presa di distanza da parte di tutte le forze democratiche rispetto a tendenze di estrema destra, razziste e revisioniste;
- maggior sostegno alle iniziative della società civile impegnate in ambito antifascista e antirazzista.
L’antifascismo non è un’opzione – è il fondamento della nostra convivenza democratica. In tempi di crescenti tendenze autoritarie, serve un forte contrappeso sociale. Il 25 aprile non è solo un giorno di speranza – è un giorno di responsabilità.
(Foto: Julian Rossmann – Young Greens Southtyrol)