Le Donne Democratiche del Trentino Alto Adige esprimono disappunto riguardo la posizione dell’SVP che, per questioni legate a dinamiche interne della sua maggioranza, ha sostenuto l’emendamento proposto da Stefania Segnana della Lega, che riduce l’obbligo della presenza femminile calcolato in termini proporzionali nella Giunta rispetto al Consiglio regionale, affossando in tal modo il disegno di legge presentato da Brigitte Foppa dei Verdi.
La legge approvata sancisce ciò che nella nostra società è già pensiero consolidato e cioè che anche nella Giunta Regionale devono essere rappresentati entrambi i generi. È stata votata a maggioranza una legge che fotografa ciò che già avviene da oltre trent’anni! Questo è il lasso di tempo nel quale una donna è sempre stata presente nella Giunta Regionale.
Ora, nel 2025 serviva andare oltre, prevedere cioè una maggiore rappresentanza, proporzionale alla presenza in Consiglio.
La replica del presidente Kompatscher alle critiche della minoranza è stata in linea con quanto previsto dalla legge.
Le Donne Demiocratiche, organizzazione che fa riferimento dal PD, si sentono sminuite nei loro diritti, svendute per logiche di potere interne alla maggioranza e puntano il dito contro l’ Assessora alle pari opportunità, Francesca Gerosa di Fratelli d’Italia, secondo la quale le donne meritevoli avrebbero tutti i numeri di farcela da sole.
“Ancora una volta, nel 2025, il principio di parità e pari opportunità viene seppellito dalle logiche della “realpolitik”. Noi però continueremo a lottare e difendere questi valori a vantaggio delle donne che rappresentiamo”, concludono le Donne Democratichedel Trentino Alto Adige.
Immagine. “Donne Democratiche” Alto Adige