Sciopero generale l’11 aprile dei settori privati proclamato da Cgil e Uil

Si avvicina il giorno dello stop: giovedì 11 aprile è sciopero generale di 4 ore per tutti i settori privati, proclamato da Cgil e Uil. I sindacati invitano tutte le lavoratrici e i lavoratori ad aderire, partecipando alla mobilitazione organizzata a Bolzano dove, alle ore 10 alla Rotonda dei caduti Cellsa si terrà un presidio
“Sono diversi i motivi della protesta. In primo luogo c’è la necessità, sempre più impellente, di combattere davvero le morti sul lavoro”. Così i segretari Cristina Masera (Cgil/Agb) e Mauro Baldessari (Uil/Sgk) in una conferenza stampa tenutasi a Bolzano. Per le due sigle, la salute e la sicurezza sul lavoro devono diventare un vincolo per poter esercitare l’attività d’impresa. E poi occorre rafforzare le attività di vigilanza e prevenzione, incrementando le assunzioni all’Ispettorato del lavoro. In provincia di Bolzano ci sono solamente otto ispettori tecnici per la vigilanza di tutti i settori produttivi, per i sindacati, un numero insufficiente. Come ricordato da Cgil e Uil, in provincia di Trento ci sono 32 ispettori tecnici fra vigilanza e inchieste (circa 22 nel settore vigilanza tecnica e 10 per le inchieste infortuni). In Alto Adige, hanno segnalato i segretari, ci sono diverse criticità: l’accesso all’impiego di ispettore è reso difficile da un inquadramento del personale non attrattivo per i laureati e dal non riconoscimento del titolo di “tecnico della prevenzione” da conseguire alla Claudiana, nonostante a livello nazionale il ministero lo riconosca da molti anni. Masera e Baldessari hanno espresso disappunto, visto che il corso per ispettori alla Claudiana, quest’anno non è stato ancora attivato.
E veniamo agli infortuni. Infortuni. “Se confrontiamo i nostri dati con la media nazionale, la provincia di Bolzano è maglia nera con un impressionante numero di morti sul lavoro. Dai dati relativi a febbraio 2024 l’indice di incidenza è infatti al 19,1%: siamo quarti tra chi si comporta peggio sulla sicurezza”, hanno detto i segretari di Cgil/Agb e Uil/Sgk. La Provincia di Trento si trova invece al diciottesimo posto.
C’è poi l’annosa questione della Patente a punti per le aziende. Per Cgil e Uil non si può andare al lavoro senza una formazione adeguata, quindi serve il diritto alla formazione continua per tutte le lavoratrici e i lavoratori. I sindacati hanno quindi chiesto “una vera patente a punti, per tutte le aziende e per tutti i settori, che blocchi le attività alle imprese che non rispettano le norme di sicurezza, diritto delle lavoratrici e dei lavoratori di eleggere in tutti i luoghi di lavoro i propri Rls, obbligo delle imprese ad applicare i contratti nazionali firmati dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative e al rispetto delle norme sulla sicurezza, quali condizioni per poter accedere a finanziamenti e incentivi pubblici”.
Lo sciopero dell’11 aprile è stato indetto anche per chiedere una riforma fiscale giusta. Per Masera e Baldessari è infatti necessario ridurre la tassazione sul lavoro dipendente e sulle pensioni, tassare le rendite e contrastare l’evasione, promuovere così un fisco progressivo abolendo la flat tax, estendendo la base imponibile dell’Irpef a tutti i redditi, indicizzare all’inflazione reale le detrazioni da lavoro e da pensione e detassare gli aumenti contrattuali.
È urgente un nuovo modello sociale e di impresa. “Vogliamo rimettere al centro delle politiche economiche e sociali del governo e delle imprese il valore del lavoro – hanno spiegato ancora i sindacati – a partire dal rinnovo dei contratti nazionali”.
Per tutte queste ragioni Cgil e Uil vanno allo sciopero di 4 ore l’11 aprile, con braccia incrociate per tutte le lavoratrici e i lavoratori, ad eccezione di quelli che operano nel pubblico. Lo sciopero sarà invece di 8 ore per il settore delle costruzioni.

Foto, Cristina Masera, Mauro Baldessari