Costo di energia e gas sempre più alto e scarsità delle materie prime. Le imprese sono in affanno. È partendo da questa fotografia che CNA ha preparato una serie di proposte concrete, riassumibili in un decalogo in vista del voto del 25 settembre, per un nuovo patto sociale mirato a ripartire dalle nostre solide radici per ri-avviare lo sviluppo economico e sociale dell’Italia. “Chiediamo– spiega il presidente di CNA Trentino Alto Adige Claudio Corrarati – che la cultura dell’emergenza sia sostituita da una ritrovata capacità di guardare le profonde trasformazioni che investono la società in modo da recuperare la centralità dei soggetti sociali, veri e propri connettori ai processi reali. Solo così le nostre piccole e medie imprese avranno gli strumenti per essere competitive sul mercato”.
Il manifesto riassume tutti i temi cruciali per una ripartenza solida dell’economia sia nazionale che regionale. Da quello dell’energia dove la strada da seguire resta secondo CNA-SHV quella dell’autoproduzione, alla necessità di una politica industriale tagliata su artigiani e piccole imprese, dalla semplificazione, ritenuta la strada maestra del cambiamento, all’export, made in Italy e turismo considerate tre leve importanti per la crescita del Paese. Il manifesto tocca poi i temi del lavoro, della contrattazione collettiva, della formazione e della rappresentanza per favorire una occupazione di qualità e uno scatto di produttività e quello del fisco che deve essere più leggero, più semplice e più orientato all’espansione. Non mancano i punti dedicati alla concorrenza, in un’ottica di tutela delle piccole imprese, alle infrastrutture per irrobustire l’ossatura del nostro Paese, alla legalità e al welfare e pensioni, per assicurare condizioni dignitose agli anziani e ai cittadini più fragili.
Foto, Claudio Corrarati