Referendum, i Verdi si schierano per il Sì senza se e senza ma

I responsabili del Coordinamento provinciale dei Verdi Grüne Vërc Luca Bertolini e Elide Mussner con un comunicato fanno sapere che i Verdi, dopo un confronto approfondito con i propri iscritti e simpatizzanti, si schierano apertamente per cinque sì a tutti i cinque quesiti referendari ai quali gli elettori saranno chiamati ad esprimersi domenica e lunedì di Pentecoste 8 e 9 giugno.
I Verdi fanno presente che non votare significa rinunciare al proprio diritto democratico di voto. «Noi scegliamo da che parte stare: dalla parte delle persone, del lavoro, dei diritti e dell’inclusione. Votare è un atto politico necessario per difendere ciò che è stato conquistato e per costruire un futuro più giusto», si legge nel comunicato dei Verdi.
Il referendum propone cinque SÌ fondamentali: quattro SÌ sul lavoro, per tutelare i diritti dei lavoratori contro un modello che li considera solo come risorse al servizio dei datori. Un SÌ sulla cittadinanza, per riconoscere diritti e appartenenza a chi vive e contribuisce alle nostre comunità, affermando così i principi di inclusione e umanità.
«Questi referendum sono un momento decisivo per riaffermare valori di giustizia e dignità. Il nostro SÌ è la risposta concreta a chi vuole cancellare diritti e ridurre le tutele,” dichiara Luca Bertolini, co-portavoce dei Verdi Grüne Verc. “Rifiutiamo chi invita a non votare: quella scelta favorisce chi vuole indebolire la democrazia e marginalizzare chi ha bisogno di protezione. Votare significa scegliere da che parte stare, con coraggio e consapevolezza», conclude Bertolini.
«Il voto non è solo un diritto, è uno strumento politico fondamentale. Votare cinque volte SÌ significa è un gesto di responsabilità verso la società», afferma Elide Mussner, co-portavoce.

Foto, Luca Bertolini