India e Pakistan, il mondo con il fiato sospeso per un rischio nucleare

Nella notte tra il 6 e il 7 maggio attacchi missilistici da parte dell’India contro il Pakistan hanno creato il rischio reale di un conflitto nucleare tra questi due Stati asiatici, con l’ombra di altre potenze mondiali come Cina e USA dietro le quinte.

Il motivo di questo scontro è il Kashmir, regione storicamente contesa ormai da decenni.

Gli attacchi indiani di questa notte sono la risposta all’attentato terroristico di Pahalgam del 22 aprile 2025 che ha causato 26 morti, dei quali la maggior parte turisti indiani che si trovavano in quella zona del Kashmir controllato dall’India.

Dal 6 maggio l’India ha avviato l’operazione militare “Sindoor “con l’obbiettivo di colpire nove siti in Pakistan e nella zona del Kashmir pakistano in quanto, secondo le autorità indiane, Islamabad avrebbe sostenuto il gruppo terroristico “The Resistance Front” affiliato a Lashkar-e-Taiba che ha rivendicato l’attentato del 22 aprile nel Kashmir indiano.

Una situazione di alta tensione che lascia il mondo con il fiato sospeso dal momento che entrambi gli Stati interessati detengono armi nucleari che potrebbero venir usate da un momento all’altro.

In questo scontro geo-politico i protagonisti stanno dietro le quinte ad osservare gli avvenimenti.

È noto infatti che l’India ha recentemente acquistato equipaggiamenti e materiale bellico del valore di miliardi di dollari dagli USA, Francia e Israele, mentre il Pakistan, ormai da tempo, compra armi dalla Cina per il suo arsenale militare.

Per questa complessità di motivi il conflitto nella regione del Kashmir preoccupa tutto il mondo, dal momento che superpotenze dal calibro di USA e Cina, sia pure indirettamente, sono coinvolte.

In questo teatro di guerra il portavoce del Ministro degli Esteri cinese Lin Jian da Pechino ha dichiarato: “Siamo pronti a lavorare con la comunità internazionale per continuare a svolgere un ruolo costruttivo nell’alleviare le attuali tensioni”.

Una dichiarazione un po’ incoerente, per non dire altro, visto che le aziende militari cinesi da anni  forniscono armi al Pakistan.

Il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif ha dichiarato che il suo Paese risponderà all’attacco dell’India e che allo scopo già si sta organizzando.

Sono ore di attesa e preoccupazione dove ogni minima azione dei due Paesi coinvolti potrebbe scatenare una guerra nucleare.