Elezioni. Martina Gianola si candida con il Team K per una Bolzano più inclusiva

Martina Gianola è bolzanina di Gries, dopo la maturità classica presso il prestigioso istituto dei Francescani di Bolzano si sposta a Bologna dove si laurea in Scienze diplomatiche – internazionali e successivamente consegue il master in cooperazione allo sviluppo e aiuti umanitari a Milano.
Attualmente lavora nel terzo settore. Martina, che è cresciuta in un contesto familiare bilingue, vanta un’importante esperienza nel campo degli aiuti umanitari e per diverso tempo è rimasta all’estero.
«Quando sono tornata a Bolzano ho ritrovato la mia città molto diversa rispetto a come l’avevo lasciata», lamenta Gianola, che rileva come ancora oggi non ci siano sufficienti spazi di aggregazione e centri culturali interdisciplinari con opportunità di clubbing.
In merito al costo della vita a Bolzano, in particolare quello riguardante le abitazioni, Martina Gianola fa presente che questa è una delle ragioni per le quali ha deciso di fare politica attiva e di aver trovato nel Team K quel Movimento pronto ad accogliere le istanze di tutti e di tutte nella stesura del programma elettorale.
Circa il problema casa, Gianola sottolinea poi il punto focale previsto dal programma del Team e ricorda l’importanza di un censimento permanente dello sfitto, l’attivazione un’agenzia di intermediazione per l’abitare che tuteli i proprietari e affittuari, l’istituzione di studentati pubblici, l’importanza di una migliore regolamentazione, più controlli sugli affitti turistici, nonché una pianificazione sostenibile delle aree che si libereranno, in particolare negli spazi delle caserme e dell’areale ferroviario.
Martina è convinta che per non aumentare la densità abitativa sia necessario prevedere nuove zone per case in affitto agevolato per giovani e famiglie.
La candidata del Team K conosce da vicino le sensibilità dei nuovi cittadini, ma anche di chi immigra in città o di chi si trova qui come profugo.
Ci tiene ad essere precisa e a non generalizzare. È convinta che chi viene da noi da lontano senza conoscere i nostri usi, costumi, tradizioni e precise normative avrebbe bisogno di un manualetto di accoglienza, una sorta di Welcome book, dove apprendere i concetti base del modo di vivere in Alto Adige e in particolare a Bolzano.
«L’integrazione è possibile se c’è fiducia e collaborazione reciproca», afferma con convinzione Martina Gianola, la quale sottolinea come Matthias Cologna più volte abbia puntualizzato che sia sua intenzione essere Sindaco di tutti e non solo di una fascia sociale in particolare.
«Una città inclusiva deve promuovere l’interazione tra le generazioni, la solitudine degli anziani è un fatto che non va sottovalutato», fa presente Martina e menziona la possibilità di far uso della Banca del tempo quale interessante strumento sociale.
Per andare oltre le proposte culturali istituzionalizzate e dare ai tanti creativi in città l’opportunità concreta di esprimersi, Gianola auspicherebbe, inoltre, che anche a Bolzano si creassero spazi analoghi a quelli dell’Est Ovest di Merano o del Basis Vinschgau a Silandro.