Federico Becarelli è secondo in lista nella Südtiroler Volkspartei. Lo contattiamo per chiedergli alcuni punti qualificanti riguardo la sua candidatura per le prossime comunali nel capoluogo.
Lei è aggregato al gruppo linguistico italiano, tuttavia si candida con un partito di matrice etnica tedesca e ladina. Perché?
Penso che non sia più il caso di parlare di etichette. Sono cresciuto, vivo e lavoro in un contesto bilingue, come la maggior parte di noi. La mia madrelingua è l’italiano, parlo fluentemente il tedesco e sono iscritto alla SVP da sei anni. Nel partito mi sono sempre sentito a casa, ne condivido i valori, l’identità e il programma. Per esperienza posso dire che questo sia l’ambiente migliore dove diverse culture e gruppi linguistici possano convivere serenamente. In tutto il territorio, il partito cresce con le persone, e le persone crescono con il partito. Non c’è una realtà pari a questa.
Perché un elettore di madrelingua italiana dovrebbe scegliere di votare un italiano, per quanto bilingue, candidato all’interno della Stella Alpina?
Perché è una figura che unisce in modo sinergico le due anime linguistiche principali di questo territorio. E può farlo con naturalezza, sia sul piano empatico, che su quello amministrativo.
Ma non voglio parlare in terza persona: a me interessa capire e fare fronte ai bisogni delle persone. È un approccio che nasce dai miei studi e si è rafforzato con l’esperienza lavorativa, prima nel settore pubblico ed ora nella mia attività legale quotidiana. Intendo restituire una visione concreta e consapevole a noi cittadini della realtà che ci circonda. Siamo tutti innamorati della provincia di Bolzano, per bellezza, qualità della vita ed efficienza. Ora vogliamo una città di Bolzano che sia finalmente all’altezza di quel modello. Ed io sono impaziente di contribuire a realizzarla.
Per quali temi politici intenderebbe battersi qualora fosse eletto?
È molto semplice: sicurezza, edilizia sostenibile, ambiente, mobilità ed istruzione sono i temi che ci troviamo ad affrontare quotidianamente. Come cittadino, lavoratore e prossimo papà, i miei interessi si rispecchiano nei temi trattati dal programma della SVP e dal vice sindaco e candidato sindaco Stephan Konder che, mi lasci dire, ha saputo anticipare i tempi con proposte concrete e lungimiranti.
Quali sono secondo Lei le priorità per Bolzano?
Rimettere al centro la qualità della vita urbana significa partire dalla realtà quotidiana di chi vive a Bolzano. Spesso parliamo della nostra città come di un “capoluogo”, ma per molte famiglie l’accesso ai servizi sociali rimane complesso, e l’emergenza abitativa continua a pesare. Serve una risposta più tangibile.
La SVP si distingue per portare avanti le opere, oltre che le idee: la Residenza per anziani Rosenbach, la nuova Scuola in Via Bari e la Scuola Aufschnaiter, la ristrutturazione delle
Case per Anziani Villa Europa e Don Bosco, la riqualificazione dell’Areale Gries ed altre pianificazioni che attraversano ogni quartiere, rispettando il verde che ci circonda.