Sei, come è noto ormai da diversi giorni, i candidati sindaco per il comune di Bolzano che si sfideranno il 4 maggio – con eventuale ballottaggio il 18 maggio – sostenuti da tredici liste depositate martedì 18 marzo al Servizio elettorale el Comune. L’assessore uscente Juri Andriollo, di professione avvocato, è sostenuto dalla coalizione di centrosinistra formata da Lista civica con Andriollo, Partito democratico- Partito Socialista, Verdi- Sinistra die Linke e Lista civica Restart Bz.
Lista civica Restart esce oggi con un comunicato in cui comunica in modo dettagliato il suo programma di lavoro. “Progressisti nati dal basso”, è con questa definizione che i promotori della civica RESTART BOLZANO BOZEN descrivono il loro percorso. “Con senso di responsabilità verso la città di Bolzano, abbiamo deciso in questi anni di metterci, con umiltà e passione, a disposizione della nostra comunità. Prima con l’associazione RESTART BOLZANO BOZEN e poi attraverso il tavolo di lavoro 39100 BZ, abbiamo avviato un percorso partecipato che ha provato a creare dei ponti per unire varie rappresentanze per sognare insieme un nuovo orizzonte, una nuova visione per il Capoluogo. Sono stati tre anni totalizzanti, in cui è nato un movimento che con impegno, professionalità e competenza, ha creato dibattito e discussione dal basso. In tanti sostengono sia stato l’unico contesto in cui è stato possibile costruire a più mani qualcosa di propositivo per il Capoluogo; forse è troppo, ma sicuramente abbiamo contribuito ad introdurre tanti temi innovativi”, così dichiara il rappresentante di lista Renato Sette.
Grazie, infatti, alla presenza nel gruppo degli urbanisti Peter Morello, Francesco Sbetti, Gianni Sarti, Andrea Boschetti, Michele Stramandinoli ed Elena Rossato, ad alcuni dei quali nel 2020 il Comune di Bolzano ha affidato lo studio sul fabbisogno abitativo, l’associazione RESTART è stato il primo soggetto a parlare di Diritto all’Abitare.
“Vogliamo garantire una casa a tutti, anche a giovani, anziani, lavoratori e studenti, a prezzi accessibili. Il mercato produce prevalentemente abitazioni per la vendita a prezzi elevati e la domanda invece richiede soprattutto alloggi in affitto a prezzi accessibili. Dobbiamo rilanciare le politiche abitative e urbanistiche con un Piano Casa che garantisca il diritto alla casa e la qualità dell’ambiente”, così Peter Morello in occasione della presentazione della lista civica a Parco Pompei.
Un piano che sappia dare risposte a breve e medio termine. “A Bolzano le superfici per realizzare nuovi appartamenti non mancano; nel breve periodo siamo convinti che l’area della ex falegnameria Eder e l’ex caserma Gorio ai Piani, una superficie di quasi 3 ettari, possa rispondere alla prima emergenza abitativa. Si possono realizzare quasi 500 alloggi velocemente, il PUC lo prevede già. Puntiamo molto su questa area perché è già dotata di tutti i servizi necessari alla comunità, come scuola, asilo, chiesa e biblioteca”, così continua l’ing. Sette Renato.
Ma con che modelli? “Di fronte alla gravità della crisi dell’abitare e alle sue conseguenze sociali, Bolzano dovrà mettere in atto politiche pubbliche incisive ed innovative, che consentano di continuare ad attrarre investimenti, cercando tuttavia di indirizzarli sempre di più su progetti legati all’edilizia convenzionata ed inclusiva (studenti, giovani, stranieri, anziani, ecc.), e ponendo la priorità sulla difesa del diritto a una casa adeguata per i lavoratori. Le politiche della casa si integrano naturalmente con quelle urbanistiche e della mobilità e richiedono quindi una strategia che affronti un territorio ben più vasto dei confini urbani. La casa quindi non come un prodotto ma come un’infrastruttura pubblica; per questo bisogna creare collaborazioni con i Comuni confinanti a cui Bolzano regala molti servizi”, continuano Michele Stramandinoli ed Andrea Boschetti.
Per costruire politiche abitative a canoni accessibili, secondo RESTART, servono però anche nuovi schemi: il co housing, alloggi temporanei per lavoratori, studentati, i condomini sociali, case protette per anziani. “Implementare le strategie per rendere la casa accessibile significa da un lato sviluppare nuovi interventi promuovendo un’architettura di qualità che riduca il consumo di suolo, quindi intervenendo sulle aree pubbliche ancora disponibili o convertibili (come Ex Eder/Gorio ai Piani, l’Areale Ferroviario, le Caserme Huber ecc.) grazie alla ricucitura urbana, ma anche pensare di rubare qualche ettaro di verde di scarsa qualità, in gergo tecnico Brownfield, oltre via Resia”, dichiarano gli esperti di RESTART.
La lista civica RESTART BOLZANO BOZEN, però, non pensa soltanto all’ urbanistica. Infatti, grazie alla dedizione di Margherita Polo, Othmane Ouahni, Giusy Scialò, Natalie Faccilongo, Vincenzo Bologna, Sandra Donà, Veronica Micaletti, Alessandro Moroso, Romina Valt e Gloria Peasso, si è creato il gruppo “cultura, sociale & sport” che ha stilato un programma innovativo di 10 punti.
“La cultura e lo sport devono essere il collante della nostra comunità; per questo devono essere generativi”, dichiara la creativa Margherita Polo. “È così che pensiamo che un Festival di Confine sulle arti figurative (cinema, letteratura, musica, ecc.) possa essere un’iniziativa attrattiva per Bolzano; lo stesso per il rilancio del Torneo Città di Bolzano”.
Ma cultura e sport sono anche lo strumento per rivitalizzare i quartieri. “RESTART è stato tra i promotori degli usi temporanei in zona Areale ed ideatore del ROEN URBAN PARTY: questo modello delle fabbriche culturali di quartiere deve essere esteso a tutta la città anche per garantire presidio e protezione”, continuano le musiciste Giuseppina Scialò e Natalie Faccilongo. Secondo la neonata lista, la cultura non deve essere burocratica e deve essere quindi agevolata tramite la creazione di uno sportello culturale organizzativo. “La cultura deve essere anche integrazione culturale e linguistica; questo sarà possibile aprendo le scuole alle attività extrascolastiche; così come avviando progetti culturali nelle carceri”, dicono Othmane Ouahi e Blendi Hoxha.
RESTART è anche sanità, grazie alla presenza dell’ortopedica Francesca Bertini. “La sanità deve essere un diritto e questo si interfaccia anche con le politiche comunali: ricostituire presidi medici ed assistenziali per gli anziani nei quartieri e lavorare in stretta sinergia con i soggetti che si occupano di assistenzialismo”.
Per finire anche un’anima che guarda all’innovazione: Luca Passadore, esperto in start app ed in automatizzazione e Manuel Scotellaro, assistente alla viabilità che studia i modelli di smart city per replicarli a Bolzano al fine di migliorare la sua mobilità.
Foto. Alla sinistra di Juri Andriollo alcuni membri della Lista Civica Restart Bolzano Bozen