È questa la richiesta avanzata al Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin dal senatore del Gruppo per le Autonomie, Luigi Spagnolli, nel Question Time in Senato.
“Nei territori alpini – ha spiegato Spagnolli – le stufe ad accumulo sono ampiamente commercializzate poiché consentono un importante risparmio di combustile.
Tuttavia questi impianti, ai fini della certificazione ambientale, devono essere conformi a una normativa tecnica che fa riferimento a una metodologia diversa rispetto a quella ad esempio prevista per le stufe a legna.
Ciò fa sì che le stufe ad accumulo non vengano riconosciute come pienamente soddisfacenti dal punto di vista ambientale. E questo per una mera diversità nei criteri di misurazione dei tempi di combustione e sulle modalità di emissione.
Serve – ha concluso – un’armonizzazione dei coefficienti e dei criteri di valutazione. Ringrazio il Ministro per la disponibilità avanzata a verificarne la fattibilità.
Se lo scopo è quello di sostituire impianti obsoleti e inquinanti, bisogna stabilire criteri omogenei, che consentano ai consumatori di fare la migliore scelta possibile dal punto di vista ambientale e del risparmio economico.”
Questo il testo della richiesta del senatore bolzanino Luigi Spagnolli al ministro dell’ambiente Pichetto Fratin.
Foto. Luigi Spagnolli