Elezioni europee, non perdiamo l’occasione e andiamo a votare

L’idea di Europa come progetto politico fu sogno nelle menti di alcuni filosofi e visionari della storia come Victor Hugo che in un suo appassionato discorso affermava il concetto di “Stati Uniti d’Europa” che un giorno si sarebbe realizzato.
Abbiamo dovuto aspettare la fine del secondo conflitto mondiale, quando tra il 1945 e il 1950 figure come Alcide De Gasperi, Schuman o Adenauer si impegnarono a porre le basi per una pace duratura contro i regimi dittatoriali che vivevano di odi e antagonismi nazionali, portandoci verso una nuova era con lo scopo di garantire il rispetto delle leggi, dei diritti e dell’uguaglianza e la non repressione fra i popoli.
Da qui iniziò una vera e propria evoluzione, partendo dalla CECA del 1950, passando per la CEE con il trattato di Roma del 1957 fino al 7 Febbraio 1992 quando venne firmato il Trattato di Maastricht che diede vita all’UE, l’Unione Europea. Una storia che racchiude anche momenti difficili di alta tensione fra le nazioni e di grandi decisioni che hanno condizionato il destino di milioni di persone.
Oggi come non mai è importante ricordare le conquiste e i vantaggi che l’UE ha portato a ciascuno di noi, spesso dimenticandocene e dando per scontato ciò che ogni giorno possiamo fare proprio grazie alla realizzazione dell’Europa.
L’Unione Europea ha prodotto 70 anni di pace duratura, di stabilità socio-economica dei Paesi membri realizzando la moneta unica e il mercato unico che consente di far circolare liberamente in tutto il continente persone, merci, servizi e capitali in nome di una prosperità e benessere.
Certo, le problematiche non sono mancate a livello dei singoli Stati, ma se oggi possiamo vivere in un continente sviluppato, attento alla democrazia e ai diritti dell’uomo e che promuove una politica di prosperità non solo economica ma anche sociale, lo dobbiamo in buona parte all’Unione Europea.
Le sfide che attendono l’UE sono numerose e complesse, ad esempio il conflitto Russo-Ucraino che ancora oggi si sta svolgendo alle porte dell’Europa e che ha modificato direttamente e indirettamente le nostre vite, l’immigrazione di persone provenienti dal continente africano e non solo e dirette in Europa per trovare un’esistenza migliore il quale l’Unione Europea dovrà saper gestire attraverso una buona rete di accoglienza che non ostacoli i soli paesi che rappresentano “il valico dell’UE” come i mari italiani, o ancora la transizione energetica necessaria a contrastare il cambiamento climatico in atto.
Per questo motivo mi auguro che ciascuno di noi possa comprendere l’importanza di andare a votare l’8 e il 9 giugno per le elezioni europee ponendo una X sul simbolo della forza politica che ritiene più idoneo lasciando a casa i luoghi comuni del “intanto sono tutti dei ladri” o “la politica non serve a nulla“.