È questa la domanda che si pone il consigliere comunale di Bolzano Claudio della Ratta. L’ottimo risultato del bilancio dell’autostrada A22 e le ingenti risorse a disposizione ci fa chiedere perché non si investa anche nella scorrevolezza del traffico.
Chi viaggia in A22 lo fa troppo spesso in colonna.
O per le festività e i ponti, o per le ferie estive, o per il Mercatino di Natale, o per lavori stradali, o semplicemente perché i mezzi in transito sono superiori alle disponibilità delle rete, le colonne d’auto lungo questo tratto autostradale sono frequenti.
Un’autostrada a sole due corsie, delle quali una perennemente occupata dai mezzi pesanti, oltremodo trafficata anche per il posizionamento geografico, vede troppo spesso gli utenti incolonnati.
Ci domandiamo che fine abbia fatto il progetto relativo alla “terza corsia dinamica”. Si attende con ogni probabilità la “Convenzione”, ma passano gli anni, cambiano i governi, cambiano i riferimenti europei, e nulla si sblocca. A questo punto ben venga la gara europea dato siamo stanchi di passare il nostro tempo in coda.
Da anni se ne parla, le colonne aumentano ma il progetto non vede luce.
Si può facilmente immaginare che gli interessi privati di agricoltori o proprietari terrieri siano riusciti ad influenzare la politica così fortemente da indirizzare l’ampliamento delle corsie da “statiche” a “dinamiche” (decisione assurda considerato il contesto e la costante mole di traffico). Un tale orientamento poteva avere un senso 20 anni fa, non certo ora, con la grande quantità di traffico che costantemente alimenta l’autostrada.
A questo punto, visti gli annosi ritardi, si rimetta mano al progetto e si coinvolga il governo affinché preveda ed autorizzi una terza corsia statica da Bolzano a Verona, della quale c’è innegabilmente bisogno.
Immagine. Terza corsia dinamica