La Civica ha apposto anche la sua firma sulla dichiarazione di governo depositata stamane. “Si tratta solo della prosecuzione di un percorso e non di un atto finale”. Chiara la posizione sulla futura giunta a undici: “Chiediamo solo pari dignità rispetto agli altri alleati. In maggioranza e fuori da un esecutivo ad undici membri non è una soluzione che la garantisce. Curiosi di vedere le decisioni di Fdi-Lega”.
La Civica, assieme alle altre forze politiche coinvolte, ha firmato questa mattina la dichiarazione di governo provinciale poi depositata. Un atto che deve essere letto solamente come un passaggio e non un punto di arrivo. “Secondo la nostra sensibilità questa firma è la prosecuzione di un percorso e non il suo atto finale. Il lavoro di questi mesi è stato lungo, approfondito e articolato. La nostra presenza ha innegabilmente contribuito a stendere un programma equilibrato e capace di guardare al centro. Siamo stati una garanzia di equilibrio come nei nostri proponimenti. Ora riteniamo corretto proseguire il dialogo tenendo saldi i nostri valori e il nostro orientamento civico popolare centrista. Un concetto, tuttavia, è basilare: se la nostra area è utile al progetto dovrà essere trattata con pari dignità rispetto a tutte le altre”.
La formazione della futura giunta provinciale, dunque, per La Civica deve assolutamente muovere dall’ultimo concetto espresso: pari dignità per tutte le forze coinvolte. “Non è pensabile, in quest’ottica di uguale coinvolgimento di tutti, che con una Giunta a undici membri senza nostri rappresentanti ci possa essere spazio per La Civica con un ruolo marginale. Con quello scenario saremmo costretti a rinnegare il nostro obiettivo di allargare la rappresentanza della componente italiana anche ai tanti altoatesini che non hanno votato e non si riconoscono nelle forze politiche dell’area di destra. Per noi, dunque, l’orizzonte decisionale è semplice e alla luce di questo rimaniamo curiosi di capire quali saranno le future decisioni di Fratelli d’Italia e Lega. C’è anche un’ipotesi di Giunta a otto membri e a quel punto resterà ugualmente da capire cosa vorranno fare i due partiti: stando ai proponimenti, infatti, il loro destino sarebbe indissolubile. Ne deduciamo che il futuro vedrà Fratelli d’Italia e Lega comunque uniti: o entrambi in giunta o entrambi fuori dalla Giunta”.
Foto, Angelo Gennaccaro